mercoledì 2 marzo 2011

La bomba




Questa è proprio bella. Da quando mi sto interessando del rinnovo della RHO – MONZA sto scoprendo ogni giorno nuove sorprese.

Sorprese ‘’negative’’ la cui fonte è sempre la stessa:

I SERVITORI DELLO STATO E DELLE COMUNITA’

Cerco di frenare l’impulso irrefrenabile di sparare a zero per evitare querele ma quello che sto per raccontarvi ha dell’incredibile.

Fino ad oggi la Provincia di Milano e la societa’ Milano – Serravalle hanno sempre riproposto il solito ‘’leit motif’.

‘’Il progetto attuale della RHO – MONZA non si puo’ modificare perché soluzioni alternative economicamente parlando non sono percorribili’’

La spesa eccessiva è sempre stata la scusa principale avanzata da Provincia e Serravalle per bocciare qualsiasi alternativa all’attuale.

AH !!! AH !!! AH !!! AH !!!  AH !!! AH !!! AH !!! AH !!! AH !!!  AH !!! AH !!! AH !!! AH !!! AH !!! 

Si viene a sapere tramite il Comitato di Paderno che nel corso del 2010 venne redatto un progetto ‘’alternativo’’ alla schifezza elaborata dai tecnici della Provincia di Milano e ripresa dalla societa’ Milano – Serravalle.

Tale progetto riportava il quasi totale interramento della RHO – MONZA a prezzi compatibili con quelli dell’attuale MOSTRO.

Se ne occupo’ una società del territorio avvalendosi della collaborazione di architetti professionisti e di consulenze svizzere.

Sembra da alcuni controlli, ancora in fase di verifica, che  la ''nuova idea'' venne notificata sia ai Comuni della tratta interessata dalla riqualifica che alla Regione Lombardia ed alla Provincia di Milano.

In particolar modo risulta evidente che le Amministrazioni di Novate e Bollate abbiano apposto su tali documenti i rispettivi timbri di protocollo in data 4 Marzo 2010 (!!!).

Domanda semplice semplice:

PERCHE’ A NOVATE IL PROGETTO ALTERNATIVO E’ RIMASTO RIPOSTO NEL CASSETTO PER UN ANNO INTERO ?

Se poi le successive verifiche dovessero evidenziare che effettivamente già da tempo il nuovo progetto era già noto anche alla Provincia e alla Regione Lombardia, le conseguenze per tutte le istituzioni coinvolte potrebbero essere ben gravi e tutti gli atti e le dichiarazioni successive alla data di notifica del progetto dovrebbero essere analizzate alla luce di quanto in realtà sapevano.

Ecco perché le lettere di preavviso agli espropri vennero inoltrate prima di Natale, ecco perché il bando di prequalifica si è chiuso lo scorso 10 Gennaio, ecco perché volevano cantierizzare le aree entro la fine del 2011.

Sapere che esisteva un progetto alternativo valido e migliore di quello attuale ha in effetti messo pepe alle terga di qualcuno che aveva ed ha un fretta boia di chiudere in fretta e subito.

Promesse, impegni, direttive dall'alto da rispettare

SIAMO ancora in una fase suscettibile di interventi migliorativi.

PRETENDIAMO che non venga ignorata alcuna soluzione in grado di rispettare sia la salute dei cittadini che l’adeguamento del progetto.

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