lunedì 17 giugno 2013

Marziani !!!

I politici su Marte ...i cittadini su altri mondi


Addì 17 Giugno 2013. La faccenda Rho-Monza continua imperturbabile nel sua angosciosa rincorsa verso l'assurdo. In un paese decente e a dir poco normale la strada forse sarebbe gia' stata costruita, con criteri innovativi e la reciproca soddisfazione di tutti: enti preposti, appaltatori e comunita' interessate. Ma purtroppo questo ignobile Paese prono ormai agli interessi di pochi, alle lobbies di alcuni, alle Fondazioni di molti, anche su questo versante sta dando dimostrazione del meglio che puo' offrire ovvero il PEGGIO !!!

Colgo l'occasione per riportare a voi fedeli lettori che avete ancora lo spudorato coraggio di mettere il naso nel mio piccolo angolo di dissenso ormai cupo ed incarognito dall'evolversi della situazione Italiana in generale, uno stralcio delle considerazioni del Presidente del Comitato Novatese per l'Interramento della Rho - Monza:

Poche parole sull'ultimo incontro organizzato dal CCIRM il Comitato padernese per informare la cittadinanza sull'evoluzione della questione Rho-Monza.

La sera del 14 giugno 2013, presso la sala dell'ex cinema Splendor mi è sembrato di essere sbarcato su Marte, cioè su un altro pianeta, almeno questa è stata la mia impressione quando hanno preso la parola i deputati Ezio Casati ed Eleonora Cimbro (in quota PD).

Come saprete, i deputati Casati, Cimbro e Vinicio Peluffo hanno presentato un'interrogazione parlamentare con cui chiedevano al governo di avviare un confronto tra i Ministeri competenti, i Comuni interessati, la Regione Lombardia, la Provincia di Milano e le concessionarie, per valutare la possibilità di modificare il progetto; questo  incontro si è tenuto il 13/06 e da questo  incontro noi tutti ci aspettavamo risposte conclusive, tenendo conto del fatto che il Casati ha anche recentemente ribadito  che «il progetto di riqualificazione della Rho-Monza così come progettato non va bene, non risponde a quelle esigenze di rispetto della salute delle persone, dell’impatto ambientale, del consumo di suolo e della devastazione paesaggistica».

L'assurdità progettuale di quest'opera che è improprio chiamare riqualificazione (si "espropria" una strada provinciale per trasformarla in autostrada con pedaggio) è evidente.

Visto che ormai non si realizzerà più in tempo per l'Expo e che i fondi per interrarla si potrebbero recuperare «con una dilazione della concessione o l'aumento di qualche centesimo del pedaggio autostradale» (come ha ribadito durante l'incontro il consigliere regionale Carlo Borghetti, anche lui in quota PD) il rifiuto di prendere in considerazione ogni alternativa progettuale con le scuse dei tempi e dei costi risulterebbe incomprensibile, se non in una logica di assoluto ed unico interesse privato.

Casati e Cimbro hanno manifestato “cauto ottimismo” parlando di aperture da parte del Segretario del Sottosegretario del Ministro delle Infrastrutture (colui che ha ricevuto gli Amministratori locali), ma hanno chiesto ai comitati ed ai cittadini di tenersi pronti anche a «dimostrazioni di forza».

Questo atteggiamento era plausibile quando i suddetti facevano parte di un partito di opposizione, ma ora che il Vicesegretario del loro partito è il Capo del Governo Italiano mi sarei aspettato ben altri fatti e ben altre parole : l'interrogazione avrebbe potuto e dovuto chiedere l’immediata sospensione/blocco di qualsiasi procedura in corso per valutare davvero la possibilità di modificare il progetto; modifica che, per «la salvaguardia della salute delle persone, dell’impatto ambientale, del consumo di suolo e della preservazione paesaggistica», può avere una sola soluzione: l’INTERRAMENTO, neanche la trincea, l’INTERRAMENTO.

Poiché Serravalle, mostrando una tracotante e sospetta sicurezza, ha già avviato il procedimento per gli espropri (sebbene  il progetto sia ancora sotto l'esame di VIA Nazionale), questo  cauto "ottimismo" mi pare del tutto inopportuno e fuorviante, poiché - se ci fosse davvero la volontà politica di farlo - oggi potrebbe intervenire direttamente il Governo a fermare quest'opera sciagurata per modificarne il progetto.

Beniamino Dipoppa
(del Comitato Novatese per l'interramento della Rho-Monza)

Poche chiare e concise parole. Tutti sono al governo oggi. TUTTI. Non ci sono piu' scuse a cui appellarsi o posizioni contrastanti su cui barricarsi. Hanno inciuciato per il bene del nostro Paese ????

Orbene inciucino anche sulla Rho-Monza.

Perchè da una erronea decisione politica è partita questa sciagura.

E quindi da una consapevole e spero lungimirante decisione politica si arrivi ad una positiva conclusione.

Ps: dimostrazioni di forza ? Mi piacerebbe che pure i politici e le istituzioni con tanto di fascia tricolore mettessero il proprio faccione davanti alle file dei dissidenti. Perchè i tempi di Giovanna d'Arco sono finiti. E questo Paese ha gia' fornito in abbondanza martiri ed eroi: inutilmente.

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