venerdì 2 dicembre 2011

Ponzio Pilato


Se il primo Dicembre doveva essere il Giorno dei Giorni della Rho - Monza abbiamo frainteso alla grande. D'altra parte siamo in Italia e quando la componente politica è coinvolta adotta astruse alchimie per liberarsi dagli impicci. E così è stato anche ieri presso l'aula Consigliare di Palazzo Isimbardi a Milano. Finalmente dopo tre anni di prese per il naso, il Consiglio Provinciale ha votato all'unanimita' la seguente mozione sulla triste vicenda della riqualificanda SP 46 ovvero nuovo prolungamento Tangenziale Nord Milano:

MOZIONE

A seguito degli approfondimenti fatti in Commisione, visti i sopralluoghi sul territorio, tenuto conto delle posizioni assunte dalle Amministrazioni dei Comuni interessati

IL CONSIGLIO PROVINCIALE DI MILANO INVITA

Il Presidente della Provincia ad operarsi affinchè l'ipotesi progettuale predisposta da Comuni e Comitati dei cittadini possa essere accolta nelllo spirito di evitare contrapposizioni tra Enti

INVITA INOLTRE

Il Governo, la Regione Lombardia, la Provincia stessa e le Società da essa controllate, ANAS a reperire le somme indispensabili per la realizzazione dell'opera, in modo da garantire cosi alle Comunità interessate la soluzione tecnica-economica che possa assicurare una migliore qualità dell'aria e il contenimento dell'inquinamento acustico.

RIBADISCE INFINE

La volontà del Consiglio provinciale di esercitare anche sulle Società controllate il proprio diritto di indirizzo e controllo, ritenendo prioritario il principio del rispetto dei territori e delle popolazioni che li abitano.
Resta inteso che il Consiglio provinciale dovrà essere preventivamente informato sullo sviluppo delle procedure in essere.

Tutti si sperava nella mozione perorata dai consiglieri d'opposizione Ezio Casati e Massimo Gatti. Riguardava essenzialmente il pronunciamento definitivo da parte della Provincia sull'interramento richiesto dalle cinque comunita' interessate. Che costringesse Serravalle a scendere dal suo piedistallo dorato tra i miseri umani. Invece con un abile colpo di teatro i consiglieri di maggioranza hanno ribaltato la situazione. Fino all'altro ieri erano per il no su tutta la linea. Ora invece dicono: qualsiasi soluzione atta a migliorare la situazione deve essere ponderata a condizione che si reperiscano le risorse economiche necessarie per le modifiche. Bella mossa per dire: i Comuni vogliono l'interramento ? Che sia il governo a Roma a staccare l'assegno. Noi Ponzio Pilato del XXI secolo ce ne laviamo le mani. Il tutto condito dalle solite fesserie di De Nicola sugli interessi della nazione, sulla necessita' di dare lavoro. Sulla crisi economica. Peccato che il suo referente politico non piu' di sette mesi fa con baldanza rassicurava che la crisi non esistesse, frutto solo dell'immaginazione popolare. Quindi prima non c'era la crisi ma la Rho-Monza doveva essere fatta ad ogni costo a quattro euro. Adesso che la crisi è viva e profonda la Rho-Monza deve essere fatta per fa ripartire le imprese. Certo come la Locatelli di Bergamo che piazzava il cromo esavalente sotto il rilevato della BreBeMi...sti assassini delinquenti.
De Nicola ed i suoi amici consiglieri pensano che il nostro quoziente intellettuale sia al livello dei primati. Sappiamo tutti benissimo che i soldi per cosrtuire la Rho-Monza arrivano dai pedaggi autostradali. Basterebbe che Serravalle trovasse un  accordo con ANAS dilazionando la concessione sulla nuova opera per recuperare gli extra oneri. Invece pure gli emu' d'Australia sanno che i soldi Serravalle mica li reinveste nelle infrastrutture. Come il mercante di Venezia chiude lo scrigno riaprendolo solo per far contenti i suoi azionisti. Tra cui la Provincia che piange miseria...vero ??? Invece i furboni hanno deviato l'attenzione su Roma. Voglio proprio vedere cosa rispondera' il Professor Monti. Secondo me li accompagnera' educatamente alla porta senza consentir loro di proferir parola. Non sono molto ottimista. I politici in generale non li sopporto piu'. Troppe porcherie hanno commesso per farmi desistere dalla sfiducia che provo per loro. Dobbiamo restare vigili. Tenere alta la pressione sulla Provincia e su Serravalle. La fregatura è pronta per essere confezionata in ogni momento. E non si è assolutamente intenzionati a mollare l'osso delle rivendicazioni.

Unica nota positiva. I Comitati hanno rotto talmente le scatole da costringere gli amministratori della ''res publica'' a rivedere le proprie posizioni. Erano piu' di duecento ieri a Palazzo Isimbardi. Sono stati costretti dall'incapacita' e cinicita' della politica a perdere parte del loro prezioso tempo per fare cio' che gli stessi politici non sanno piu' fare: ovvero politica. Non sono quei pezzenti, miserrimi, straccioni, ideologicamente schierati, vittime dei comuni e banali stereotipi. Siamo noi, la gente comune che non ha piu' voglia di farsi mettere i piedi in testa. Tra queste la sciura Mirella da Novate. Pensionata, ieri ha voluto partecipare alla riunione consigliare in Provincia con l'ardore e la determinazione di un'adolescente. E' stata colta da un malore e trasportata d'urgenza in ospedale. Magari se non ci fosse stata la Rho-Monza sarebbe rimasta a casa sua ad occuparsi di altro. Del marito, dei nipoti o delle sue faccende personali. Invece visto che non si fida piu' degli alti papaveri, si è caricata lo zaino sulle spalle e insieme a tutti noi ha iniziato a percorrere i tortuosi sentieri della malagestio politica per difendere i suoi ed i nostri legittimi interessi  per una vita migliore ed un ambiente piu' salubre. La sciura  Mirella una di noi !!! Coraggio Mirella riprenditi presto !!! Perchè De Nicola, Serravalle & friends non meritano un grammo della tua esistenza.

FORZA MIRELLA !!!

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