giovedì 26 gennaio 2012

Ultime dal fronte


Se pensavate che mi fossi dimenticato della cara e vecchia Rho - Monza , beh vi siete illusi. Sono sempre di sentinella in attesa di novita' eclatanti. Ci eravamo lasciati lo scorso dicembre sulla delibera provinciale riguardante la necessita' di adottare soluzioni alternative all'attuale orrido progetto (che nonostante tutto a qualcuno di Paderno piace eccome in puro spirito masochistico )

A qualcuno la Rho-Monza piace


ma soprattutto sulla necessita' di reperire i fondi necessari a colmare il gap per sovvenzionare la richiesta univoca d'interramento.

 Cosa è successo nel frattempo ?

- domani 27 gennaio il Vicepresidente del Consiglio provinciale, Ezio Casati, incontrerà a Roma lo staff del Viceministro alle Infrastrutture con delega alle Strade, Mario Ciaccia, per illustrare il progetto alternativo sostenuto dai comitati di cittadini, approvato dai Comuni interessati e ora scelto dall’amministrazione provinciale come preferibile rispetto all’attuale. Speriamo solo che questo Ciaccia sia migliore del vergognoso, inaffidabile e pataccaro padano Castelli;

- regalo di Natale dalla Corte Costituzionale che con sentenza n. 338 del 22 dicembre 2011 ha dichiarato costituzionalmente l’illegittimo l’articolo 16, comma 1, del D.Lgs. 30.12.1992 n. 504, il quale stabiliva che l’importo dell’indennità di espropriazione delle aree fabbricabili non potesse essere superiore al valore indicato dall’espropriato nell'ultima dichiarazione o denuncia presentata ai fini ICI. Con la stessa pronuncia è stato dichiarato incostituzionale anche l’articolo 37, comma 7, del D.P.R. 8.6.2001 n. 327 (T.U. espropriazioni) che riproduceva il testo dell’articolo 16 sopra citato. La Corte ha ritenuto che “la disciplina stabilita dall’articolo 16 non è, infatti, compatibile con il … nucleo minimo di tutela del diritto di proprietà, in quanto non contempla alcun meccanismo che, in caso di omessa dichiarazione/denuncia ICI (o in caso di denuncia di valori irrisori), consenta di porre un limite alla totale elisione di tale indennità, garantendo comunque un ragionevole rapporto tra il valore venale del suolo espropriato e l’ammontare dell’indennità”. Quindi se Serravalle pensava di impossessarsi dei terreni per la Rho-Monza a gratisse o per due lenticchie, ha sbagliato i suoi calcoli. Dovra’ corrispondere il congruo indennizzo: quindi Serravalle ciapa su e porta a ca' !!;

- intanto in Serravalle incombe la tempesta. Il relativo CdA non è ancora riuscito a deliberare sulle deleghe dopo il cambio del relativo assetto societario. Mancano i soldi per le grandi opere – vedasi Tem e Pedemontana – la Provincia è con l’acqua alla gola per mancanza di finanziamenti e quindi si naviga a vista. Far entrare i privati significa cambiare l’attuale assetto (ma soprattutto cambiare poltrone ed equilibri). Quindi si bloccano tutti i progetti in capo a Serravalle, inclusa la Rho-Monza ?;

- nel frattempo l’inquinamento nella nostra Provincia aumenta, crescono i livelli di PM10, cade la neve chimica e i nostri amministratori che fanno ? Invece di investire sulla rotaia, sulle metrotranvie o filo tramvie, pensano ancora di far circolare gli autobus. Chissenefrega se sono Euro5, Euro6 o Euro100. Sempre di traffico veicolare si tratta.

Questa classe politica non cambia e non vuole cambiare. Sono i fautori del trasporto su gomma a tutti i costi. Sono drogati di benzene, vogliono per forza percorerre trenta metri in Ferrari piuttosto che andare a piedi a comprarsi il giornale. Infatti a Milano chi non è favorevole alla nuova area C ? Indovina indovinello ....???? Ma è lui è sempre luuuiiiiiii...


Ancora tu ? Ma non dovevamo vederci piu' ?

I dinosauri si sono estinti. Facciamo sì che i pataccari della Padania, i fautori del partito dell'ammore, coloro che ''hanno finalmente una banca'', i generi di Caltagirone, i transfughi riciclati da altri schieramenti, entrino a far parte perennemente del  Mesozoico della politica italiana. Basta tutti fuori dalle balle !!!!

martedì 17 gennaio 2012

Supercafoni


Arroganza, cinismo, prepotenza e superficialita'.

Queste sono le doti principali dei managers nostrani che gestiscono l'azienda Italia. Ci voleva il dolore per le vittime decedute nel naufragio della Costa Concordia per evidenziare quanti cialtroni irresponsabili occupano posizioni nevralgiche in tutti i settori produttivi ed amministrativi del nostro beneamato paese. La tradegia della Concordia emerge in questi giorni in tutta la sua becera follia. Una nave di 115 mila tonnellate, lunga circa 282 metri, con un pescaggio di circa dieci metri, ospitante circa 4.200 passeggeri (di cui 1.000 costituito da personale di bordo) condotta sfrontatamente al pari di un pedalo' in prossimita' di una secca profonda solo fra gli otto ed i cinque metri. Come pretendere di far entrare una lattina di aranciata in una bottiglia di plastica da un litro. A Roma dicono: MA NUN C'ENTRA !!! Infatti la nave sperona lo scoglio del fondale e si apre uno squarcio di circa settanta metri lungo la fiancata sinistra della medesima. Il tutto per un fottutto rituale del mare: il famoso inchino o saluto all'isola. Risultato: ad oggi sei morti accertati e 29 dispersi. Incredibile poi il comportamento del comandante della nave tale Francesco Schettino. Dopo essere stato contattato dalla Capitaneria di Livorno, che richiedeva conferme sullo stato della nave a seguito dello speronamento, segnalato alle autorita' costiere solamente per diretto intervento telefonico di uno dei passeggeri che per vie traverse era riuscito ad allarmare i Carabinieri di Prato (!!!!), rispondeva candidamente: E' SOLO UN GUASTO TECNICO !!! Poi in compagnia di alcuni membri dell'equipaggio abbandonava la nave ed i passeggeri al loro destino scappando come un infame codardo, in barba alle basilari norme di comportamento che obbligano il comandante a coordinare, a bordo nave, le operazioni di soccorso ed evacuazione fino al termine delle operazioni. Leggete invece cosa in realta' è successo:


a sx ufficiale Capitaneria di Porto De Falco - a dx Schettino

“Parlo con il comandante?” dice l’ufficiale della Capitaneria di Livorno De Falco.

Dopo qualche secondo di pausa. “Sì, sono il comandante. Si sono Schettino”

“Allora, lei adesso torna a bordo, risale la scaletta e torna a prua e coordina i lavori”.

Lui sta in silenzio.

L’ufficiale insiste. “Lei mi deve dire quante persone ci sono, quanti passeggeri, donne e bambini e lì coordina i soccorsi”

Lui: “Sono a bordo…. ma sono qui”.

“Comandante questo è un ordine, adesso comando io, lei ha dichiarato l’abbandono della nave e va a coordinare i soccorsi a prua. Ci sono già dei cadaveri”, dice l’ufficiale da Livorno.

Schettino alla parola cadaveri chiede: “Quanti?”.

Dall’altro capo: “Dovrebbe dirmelo lei. Cosa vuole fare, vuole andare a casa? Lei ora torna sopra e mi dice cosa si può fare, quante persone ci sono, e di cosa hanno bisogno”.

“Va bene, sto andando”.

Ma a quel punto il comandante raggiunge il molo dell'isola del  Giglio e sale su un taxi.

Altro esempio di tipica cialtroneria Italica ? Ve lo ricordate il signor Francesco Maria De Vito Piscicelli ? No ??? Allora è giusto che ve lo rammenti io questo lurido personaggino. Il sig. Piscicelli è colui che subito dopo la scossa sismica che rase al suolo la citta' dell'Aquila in data 6 Aprile 2009, affermo' al telefono durante un colloquio con il cognato Pierfrancesco Gagliardi, intercettato dai Carabinieri:

 "Alle tre e mezza di stanotte ridevo nel letto...".
«Qua possiamo piglia’ quello che ci pare». «Qua c’è da fare per 10 anni»

E mentre ridevano e si compiacevano centinaia di poveri abruzzesi morivano sotto il peso delle macerie. Loro pontificavano raggiungendo l'obiettivo di prendere soldi, pubblici e privati, dalla grande torta degli affari della ricostruzione in Abruzzo. Gli altri crepavano come sorci in trappola.



Piscicelli ''beccato'' al telefono

Il Piscicelli pero' è pure un tipo originale e narcisista. Talmente egocentrico da non poter sfuggire al richiamo della notorieta'. Infatti lo scorso 26 Dicembre 2011 in elicottero ha pensato bene di portare a pranzo la mamma 75enne atterrando direttamente sull'arenile in prossimita' di un esclusivo ristorante dell'Argentario detto il Cartello.



Colto sul fatto..

L’imprenditore si sarebbe giustificato dicendo di aver fatto una manovra d’emergenza mentre stava sorvolando il litorale di Ansedonia. Il vento soffiava tra i 25 e i 30 nodi. E la giustificazione di Piscicelli sarebbe, quindi, stata il forte vento. Ma per fare quella manovra l’imprenditore napoletano avrebbe dovuto chiamare l’aeroporto di Grosseto e segnalare, oltre alla sua presenza in cielo, anche quell’atterraggio fuori programma, su una spiaggia che lunedì non era nemmeno deserta. Risultato: denunciato per uso improprio di demanio marittimo.

E di questa gente priva di scrupoli l'Italia ne è piena....

lunedì 16 gennaio 2012

Fumus Persecutionis ?



Anno nuovo abitudini vecchie. Hanno beccato l'ennesimo esponente del Partito dell'Amore. Lo stesso partito che si sente perseguitato dalla magistratura Italiana sempre incline ad indagare in quell'antro losco e torbido rappresentato dal reame berlusconiano. La scorsa settimana hanno ''salvato'' le terga di tal Nicola Cosentino deputato pidiellino ed ex sottosegretario all'economia, indagato dalla Procura di Napoli per corruzione e collusione con la camorra. Grazie anche ai voti di alcuni Pataccari Padani, ormai vincolati da un patto di sangue con l'ex imperatore Silvio, la Camera dei Deputati ha rigettato la richiesta d'arresto contro il deputato campano. Oggi invece è toccato all' attuale consigliere Pdl del Pirellone, Massimo Ponzoni, colpito da un provvedimento di custodia cautelare emesso dal Gip di Monza.

Ponzoni è accusato di bancarotta nell’ambito del crac della società Pellicano. Nell’ambito della stessa inchiesta sono stati arrestati, Franco Riva (i) , ex sindaco di Giussano, Antonino Brambilla, vicepresidente della provincia di Monza e Brianza, Rosario Perri, ex assessore provinciale, a sua volta coinvolto nell’inchiesta Crimine-Infinito sulla ndrangheta in Lombardia del luglio 2010.

Quella sulla bancarotta della Pellicano non è l’unica inchiesta che vede coinvolto Ponzoni, il signore incontrastato del Pdl in Brianza (alle ultime ragionali ha raggiunto il record di 11 mila preferenze), legato al governatore Roberto Formigoni. La Procura di Monza lo ha indagato anche per corruzione, con l’accusa di aver ricevuto una tangente di 220 mila dal costruttore bergamasco Filippo Duzioni per operazioni urbanistiche a Desio.

Pertanto dopo la defenestrazione del vice presidente della Regione Lombardia, Nicoli Cristiani, hanno beccato un altro amicone del duca di Lombardia.

Cadono gli alfieri, i cavalli e le torri. Ci si domanda: visto la scarsa affidabilita' dei collaboratori del Re Formigoni quanto potra' ancora reggere il suo incontrastato dominio in Lombardia ?

(i) P.S. : Mi è stato segnalato che l'ex sindaco di Giussano fosse Franco Riva - ora indagato - e non l'attuale Gian Paolo  Riva al quale porgo le mie piu' sentite scuse per errore di omonimia. Ho provveduto per principo di correttezza a rettificare i dati nel presente topic ma faccio presente che la legge sulla stampa n.47/1948 non si applica a forum di discussione e altri mezzi di manifestazione del pensiero non strutturati come testate giornalistiche - ivi incluso il mio blog - come sentenziato da Cass. Pen. n. 10535 del 11/12/2008. Pertanto non trovano efficacia i contenuti dell'art. 8 della medesima al presente blog.