Oggi è tutto un fervore di notizie. Si è riunita nella giornata di ieri, per l'ennesima volta, la Commissione Viabilita' e TrasportI della Provincia di Milano congiuntamente ai tecnici estensori del progetto alternativo ovvero l'Ing. Calcinati e l'Arch. Allegro.
Ecco le risultanze:
Quest’oggi, 12 ottobre 2011, si è tenuta una nuova riunione della Commissione Trasporti della Provincia di Milano con all’ordine del giorno l’audizione dei tecnici estensori del progetto alternativo della strada provinciale Rho Monza.
L’assessore provinciale con deleghe alle Infrastrutture, Viabilità e trasporti, Mobilità ciclabile ed Opere pubbliche stradali Giovanni De Nicola, che ribadiamo è titolare del dicastero deputato allo sviluppo delle tematiche relative alla realizzazione del progetto Rho – Monza, non degna l’adunanza della sua presenza.
L’ing. Calcinati Ermanno espone, con dovizia di particolari, l’intero progetto che accomuna la volontà di tutte le Amministrazioni comunali coinvolte dall’opera Rho Monza non tralasciando le ultime modifiche richieste in sede di tavolo tecnico da Serravalle.
I tecnici però non hanno mancato di sottolineare le criticità acclarate del progetto deliberato dalla Provincia e
posto a base della gara di appalto attualmente in corso. Si cita, a titolo esemplificativo ma non è certamente esaustivo, la mancata risoluzione del collegamento tra la viabilità secondaria e lo snodo di Baranzate, l’interruzione del corridoio ecologico previsto nel Piano Territoriale Regionale e recepito dagli strumenti urbanistici provinciali e più in generale l’impatto visivo, acustico e complessivo che l’opera avrà sui territori che attraverserà.
Al termine dell’esposizione si apre il dibattito tra le parti.
Appare inutile, almeno in questa sede, riportare tutti gli interventi verbalizzati in Commissione anche perché ormai tutti, (e qui ci riferiamo ai soli presenti …) sembrano concordare sulla bontà del progetto presentato dai tecnici dei comitati e fatto proprio dalle Amministrazioni comunali. Predisporremo, per onor di cronaca, dei link dedicati ai video con le versioni integrali degli interventi.
I punti cardine della discussione sembrano essere la ricerca di una soluzione “procedurale” che permetta di uscire dalla situazione di stallo che si è delineata, e la contestuale valutazione di quanto questa eventuale strada sia oggi percorribile. Ovvero, traducendo: Il progetto alternativo è meglio, ma come facciamo a realizzarlo se esiste già una gara di appalto con a base un progetto sostanzialmente diverso, che peraltro scade tra 3 giorni?? Su questo in pochi sembrano avere le idee chiare.. Il capo gruppo della Lega Nord, Fratus Gianbattista, interviene e chiede esplicitamente se esistono appigli giuridici per interrompere “la situazione a cui si è arrivati”.
La risposta è lasciata al nostro tecnico, l’arch. Allegro:
“Sul tema delle procedure ritengo insolito che sia questa commissione a chiedere a noi come interrompere, e se questo sia possibile, la situazione critica in cui ci si trova. La stessa domanda la abbiamo posta noi all’AD di Serravalle durante l’incontro del 6 settembre, in quanto ci risulta chiaro che è di interesse la proposta progettuale comune che abbiamo elaborato, perché sul prosieguo dell’iter realizzativo è molto importante l’unità di intenti, ma è altrettanto chiaro che le imprese che stanno redigendo le loro offerte ed i loro progetti sono state qualificate per specifiche categorie di opere, quelle previste nel progetto preliminare, e non per quelle previste nel progetto alternativo che nella natura ed oggetto dell’appalto sarebbe sostanzialmente differente, anche a parità di costo. La Provincia dovrebbe avere oggi il coraggio di invalidare la procedura, di interrompere la gara di appalto e nel caso indennizzare le imprese concorrenti. Non è una cosa semplice e se in passato in conferenza dei servizi lo scorso gennaio e poi ad aprile la Provincia ha licenziato quel progetto restano alla nostra evidenza le responsabilità di questa scelta; non possiamo pensare oggi che questo consiglio non ne sia consapevole, avete svolto anche una commissione sui luoghi, e siete consapevoli del problema. Abbiamo bisogno di un confronto con Serravalle, e mentre in passato la commissione trasporti ci ha udito in contraddittorio con i tecnici estensori del progetto preliminare, non è pensabile che oggi si assoggetti la valutazione sul nostro progetto senza diritto di replica”.
“Sul tema delle procedure ritengo insolito che sia questa commissione a chiedere a noi come interrompere, e se questo sia possibile, la situazione critica in cui ci si trova. La stessa domanda la abbiamo posta noi all’AD di Serravalle durante l’incontro del 6 settembre, in quanto ci risulta chiaro che è di interesse la proposta progettuale comune che abbiamo elaborato, perché sul prosieguo dell’iter realizzativo è molto importante l’unità di intenti, ma è altrettanto chiaro che le imprese che stanno redigendo le loro offerte ed i loro progetti sono state qualificate per specifiche categorie di opere, quelle previste nel progetto preliminare, e non per quelle previste nel progetto alternativo che nella natura ed oggetto dell’appalto sarebbe sostanzialmente differente, anche a parità di costo. La Provincia dovrebbe avere oggi il coraggio di invalidare la procedura, di interrompere la gara di appalto e nel caso indennizzare le imprese concorrenti. Non è una cosa semplice e se in passato in conferenza dei servizi lo scorso gennaio e poi ad aprile la Provincia ha licenziato quel progetto restano alla nostra evidenza le responsabilità di questa scelta; non possiamo pensare oggi che questo consiglio non ne sia consapevole, avete svolto anche una commissione sui luoghi, e siete consapevoli del problema. Abbiamo bisogno di un confronto con Serravalle, e mentre in passato la commissione trasporti ci ha udito in contraddittorio con i tecnici estensori del progetto preliminare, non è pensabile che oggi si assoggetti la valutazione sul nostro progetto senza diritto di replica”.
Attesa l’imminente conclusione del iter dell’appalto previsto per il 15 di ottobre (mancano 3 giorni oggi!), appare chiaro a tutti che per sciogliere il nodo serve più tempo.. Presentato dal Consigliere Ezio Primo Casati (Partito Democratico) viene dunque fatto circolare un documento da condividere con cui la Commissione chiede ufficialmente a Serravalle ed al Provveditorato alle OO.PP (stazione appaltante) di sospendere la gara di appalto sine die, in modo tale da poter approfondire le tematiche correlate al progetto alternativo.. Tanto i consiglieri di opposizione, quanto quelli di maggioranza, concordano ed il documento diventa, almeno a parole, bipartisan (ndr. in aula nessuno ha espresso volontà contraria a quella di condividere il documento concordato).
Di più non accade, aspettiamo, per maggiori dettagli, di leggere il documento ufficiale.
La settimana prossima sarà convocata, per un audizione simile a quella odierna, la società Serravalle che presenterà una analisi del progetto alternativo, ma senza diritto di replica dei tecnici estensori, e questo non è certo un buon segno.
Manteniamo alta l’attenzione.
Firmato per CCIRM
Fabrizio Allegro, Francesco Rossi
Posso solo esternare una mia semplice, palese e chiara considerazione ???
Non è ammissibile che il titolare del dicastero deputato allo sviluppo delle tematiche relative alla realizzazione del progetto Rho – Monza, abbia contribuito voluntas sua a trascinare questa delicata questione ad un punto di non ritorno. Questo signore non puo' fare il manager; è un incapace perchè da quando si è insediato nell'ufficio che maldestramente occupa, non ha MAI dico MAI voluto aprire un confronto sia con le Amministrazioni che con la popolazione terza. Ve lo ricordate quando rispondendo ad un giornalista sul progetto alternativo ammise che non voleva vedere sul tavolo DISEGNI ???? Il Tavolo Tecnico si è aperto solo lo scorso Agosto e non certo per iniziativa di questo ''genio''. E visto il suo inesistente apporto nelle sessioni del Tavolo Tecnico e la sua ingiustificata ritrosia a partecipare alle riunioni della Commissione, ci spieghi lui ora come intende sciogliere questa matassa sempre che ne sia capace.
Una cosa è certa
L'ASSESSORE DE NICOLA DEVE ESSERE LICENZIATO SEDUTA STANTE !!!
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