domenica 20 novembre 2011

Dovevamo dire no





Hanno sbagliato tutto. Sì proprio così. I Comitati per l'interramento della Rho-Monza hanno toppato alla grande. Sono stati troppo buoni, onesti, probi e collaborativi. Invece di mettere a ferro e fuoco la sede della Provincia e di Serravalle, invece di emulare i black block creando un clima da guerriglia urbana per le strade di Paderno, Novate, Cormano e Bollate, invece di scontrarsi in piazza come i NO TAV contro le forze dell'ordine, hanno scelto civilmente la strada piu' difficile ed ardua. Quella del dialogo e del confronto. Ma in Italia oggi il dialogo ed il confronto non esistono. Sono considerati segni di debolezza.

Solo ora ci siamo resi conto che il governo Berlusconi ha fallito miseramente a livello nazionale ma è stato un disastro anche a livello locale. Eleggere gente come la Moratti, Podesta' e per l'ennesima volta Formigoni è stata una delle piu' colossali ''tafazzate'' che il popolo Lombardo e Milanese abbia potuto compiere. Si è pensato che questi personaggi avrebbero alimentato il mito della Lombardia produttiva erga omnes, del benessere sociale e della Milano da bere. Invece una sciagura di portata biblica e la vicenda Rho-Monza è lì a dimostrarcelo. Il fatto che l'amministrazione Podesta'/De Nicola abbia portato avanti con sicumera un progetto preliminare, badate bene realizzato dai concessionari di ANAS ovvero Serravalle e Autostrade per l'Italia,  significa solamente che avrebbe fatto comodo a tutti, destra e sinistra, e che la volonta' di cambiarlo non rientrasse nei programmi di nessuno. Quando voto un rappresentante politico pretendo che migliori le mie aspettative non che conservi o peggiori quelle sostenute e gestite da un'amministrazione precedente. Invece tutto è cambiato per non cambiare nulla. Non posso piu' accettare da alcun politico che si affermi ''ma quello è colpa di Tizio''...''questo invece l'ha voluto Caio''...''questo l'ha deciso la destra...quello la sinistra''. La politica in generale ha fallito. Il neo-governo Monti è l'esempio lampante. Per salvarci dal requiescat in pacem il Presidente della Repubblica ha puntato su tecnici esterni. Ci siamo levati di torno gli intermediari. Quelli che prendevano decisioni solo per il consenso elettorale, favorendo i propri clientes a discapito della maggior parte degli altri.
La politica degenerativa dei seguaci di Berlusconi sta raccogliendo i suoi frutti. Distruzione e massacro del territorio. Tanto a loro che gli frega. Se ne stanno a Villa Certosa oppure mandano messaggi propagandistici a bordo di un 14 metri ancorato a Porto Cervo. O vivono nelle enclave del Mulino Bianco a Milano 2 o Milano 3 i famosi quartieri dell'isola che non c'è. Per noi realizzano le Citta' della Salute per curare i nostri tumori o le nostre patologie grazie ai mostri che ci hanno piazzato davanti casa.

Ma la gente del milanese se ne è accorta. Basta verificare il dibattito avvenuto ieri a Palazzo Marino con il Presidente del Consiglio Comunale Basilio Rizzo. Non c'è comune del milanese, interessato dalle grandi opere autostradali TEM, BREBEMI, PEDEMONTANA, che sia particolarmente favorevole alla realizzazione delle stesse...



Gli unici ''pirla'' siamo stati noi di Paderno, Novate, Bollate, Cormano che la Rho-Monza non l'abbiamo rigettata bensì abbiamo pensato di migliorarla. Che fessi. Essere innovativi in Italia costa caro. Quanta superbia abbiamo mostrato. Vade retro. Dovevamo scendere ai livelli di De Nicola. Ahimè. 

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