lunedì 12 marzo 2012

Nodi di consenso


Quando l'ho letto non ci volevo credere. Eppure è la triste e cruda realta'. Sto parlando di un articolo pubblicato recentemente da tal Giuseppe Chiellino sul Sole 24 - non stiamo parlando di una testata locale a pubblicazione settimanale - che evidenzia quali siano gli impedimenti che tuttora bloccano la ripresa economica del Belpaese. Tra gli esempi citati, udite udite, compare la vicenda Rho - Monza. Sbalordito per l'evidenza data su base nazionale alla nostra triste storia , mi sono letto tutto d'un fiato il trafiletto dedicato:

I COMITATI AMBIENTALISTI

La Monza-Rho rischia di arenarsi nel tunnel

MILANO
Del collegamento stradale tra Rho e Monza se ne parla da due decenni, e in modo più concreto dal 2007, visto che, teoricamente, l'infrastruttura dovrebbe essere pronta per l'Expo 2015, insieme ad altre opere più importanti, come la Tem e la Pedemontana. Tuttavia il completamento della strada provinciale 49 (cominciamo con le inesattezze : SP 46 non ...49) i cui lavori prevedono un investimento di 750 milioni, potrebbe essere di nuovo messo in discussione (se non addirittura bloccato) dalle resistenze dei comitati ambientalisti e cittadini, che in questo caso hanno come alleati anche gli enti locali, in particolare le amministrazioni comunali dei paesi di Paderno Dugnano e Baranzate ( i Novatesi, i Cormanesi ed i Bollatesi ringraziano per la dimenticanza)Il tratto della discordia è infatti proprio quello che collega questi due centri, che secondo gli oppositori andrebbe interrato: a Paderno Dugnano perché la strada, in base al progetto di Anas (condiviso dalla Regione Lombardia), andrebbe a incrociarsi con altre connessioni ad alto traffico;
a Baranzate, al contrario, perché invece attraverserebbe un'area verde che i comitati intendono tutelare (ennesima imprecisione: l'area verde è a Novate non a Baranzate...)La costruzione di un tunnel sotterraneo è però piuttosto complicata. A Paderno Dugnano non sembra possibile a causa dell'esistenza di un corso d'acqua; a Baranzate il progetto rischia di essere troppo costoso, visto che gli enti locali da una parte si oppongo ma dall'altra non sono in grado di offrire finanziamenti per progetti alternativi.
La resistenza si è acuita proprio in questi anni, e per questo i vertici regionali della Lombardia hanno intenzione di tornare a dialogare con gli enti locali e trovare una soluzione, parlando anche di compensazioni ambientali. La ragione fondamentale che Anas e Regione contrappongono è che quest'opera permetterà prima di tutto di collegare Monza al sito dell'Expo, e poi che renderà più veloci i traffici da Nord di Milano all'aeroporto di Malpensa (????)
750 milioni

Il progetto : il collegamento tra Monza e Rho, dove ci sarà il sito di Expo, costa 750 milioni tuttora la ripresa 

Sono rimasto basito. Intanto vorrei invitare questo signore a documentarsi in maniera piu' approfondita sull'argomento visto la miriade di cazzate ed inesattezze contenute nel suo articolo. Scopro infatti solo oggi che il piano di riqualificazione costerebbe solo ''750 Milioni''. Se i dati del signor Chiellino fossero veri la Rho-Monza non solo verrebbe interrata ma addirittura sotterrata ed incanalata in un tunnel lungo 9.2 km e tutti sarebbero felici e contenti. Caro sig. Chiellino la spesa prevista per la sola tratta Novate - Paderno è stata stimata in soli 204 Milioni di euro mentre per la tratta Baranzate - Bollate si prevede un investimento di circa 78 milioni euro. A casa mia il totale ammonta a euro 288 Milioni per l'intera opera (importo a base appalto per la precisione passibile di ulteriori ribassi..).
Si parla poi dei Comitati e degli enti locali che ostacolerebbero l'opera. Forse il sig. Chiellino abita anche lui a Milano 2 nel paese delle Fate lontano dal traffico e dallo smog, magari vicino di casa del nostro Custer De Nicola che fa il fenomeno con le opere pubbliche sulla pelle degli altri. Al giornalista fara' un baffo sapere delle 14 corsie che sorgeranno in quel di Paderno a meno di cinquanta metri dalle case o del diritto alla salute dei cittadini Novatesi piu' interessati all'interramento dell'autostrada nella tratta di competenza rispetto al corridoio ecologico che vorrebbero spacciare per mitigazione ambientale. La storia poi del Seveso ''ostacolo insormontabile'' mi ricorda molto un'esternazione dell'assessore Cattaneo dello scorso anno. Quanto poi all'invito rivolto agli enti locali a reperire risorse per interrare l'opera beh preferisco glissare. Sono anni che si sta cercando una soluzione alternativa ad un obbrobrio, elaborato dai geni di Serravalle, che pure la stessa Provincia ha accettato con una certa riluttanza. Eppure il problema economico sorge solo ora, dopo che dal 2006 in poi qualcuno ha osato ''alzare il ditino dubitando del progetto''. Risorse ? Fondi ? Ma il sig. Chiellino lo sa che Autostrade e Serravalle potrebbero finanziare l'interramento allungando i tempi di concessione ? Solo che non vogliono farlo. Preferisco fermarmi qui per non correre il rischio di sgradite querele. Invece di fare il tappetino dei poteri forti e delle imprese che vorrebbero costruire questa deleteria opera, invito il sig. Chiellino a fare il giornalista invece che il giornalaio. Prima di pubblicare fesserie, verifichi le sue fonti e sia piu' obiettivo. Oppure per tutti noi sara' palese immaginare chi sia la sua musa ispiratrice.

Ps: il Sig. Chiellino si è sentito offeso ed incalzato dai contenuti del presente topic. Non so francamente di cosa mi dovrei scusare. Per interposto blog - padernoforum - vengo a sapere che il giornalista abbia solamente curato la redazione della parte introduttiva dell'articolo lasciando ad altri collaboratori la stesura dei trafiletti dedicati a singole problematiche. Poi cita '' Su una cosa però mi sento di dire come la penso: tanta aggressività gratuita, anche dopo la spiegazione di come sono andate le cose, non fa bene ai movimenti come il vostro, di cui invece condivido da cittadino gli obiettivi di fondo. Insomma, nella smania di colpire gli "avversari" stavolta avete decisamente sbagliato mira.'' Faccio una semplice domanda: ma se nessuno si fosse tolto la briga di confutare i contenuti del suo articolo, caro Sig. Chiellino, che razza di servizio informativo avrebbe reso il suo giornale nei confronti di un osservatore neutro esterno ? Sicuramente, a parte una piccola fetta della stampa locale, nessun quotidiano nazionale ha mai preso le difese delle esigenze dei cittadini interessati da questa opera. Se poi la realta' vine descritta in maniera distorta beh allora significa che la gente comune deve solo tacere ed obbedire pedissequamente.

 

martedì 6 marzo 2012

E quattro......

Formigoni intento a ripulire la giunta regionale Lombarda


Ahh ....che profumino bucolico !!!! Basta passare dalle parti di Piazza Città di Lombardia davanti al civico n.1 a Milano per assaporare gli agresti effluvi provenienti dalla nuova sede della Regione.
E' notizia odierna che il presidente del Consiglio Regionale della Lombardia, Davide Boni, della Lega dei Pataccari, sia indagato dalla procura di Milano.



Il quarto : Davide Boni

Boni è accusato insieme al suo portavoce e capo della segreteria, Dario Ghezzi, di concorso in corruzione, nell’ambito di un’ inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto di Milano, Alfredo Robledo, su un giro di presunte tangenti che riguardano vecchi amministratori del Comune di Cassano D’Adda (Milano). Le accuse al presidente del Consiglio regionale lombardo fanno riferimento al periodo in cui rivestiva l’incarico di assessore all’Urbanistica e Territorio della Regione Lombardia, tra il 2005 e il 2010. Mala tempora currunt . E così dopo gli esponenti del partito du Pilu, Massimo Ponzoni, segretario del Consiglio regionale ed ex assessore, Franco Nicoli Cristiani, vicepresidente del consiglio regionale, ed il dirigente del Pd Filippo Penati,  vicepresidente del consiglio, l' ennesima torbida tessera va a macchiare il reame Lombardo governato dal duca Roberto Formigoni.


Chi è l'intruso ?

In un altro paese, dotato di inossidabile senso etico, l'amministrazione regionale Lombarda sarebbe stata commissariata gia' da un pezzo. Troppi nubi oscure aleggiano sopra il cielo milanese. Cosa diavolo aspetta il caro e buon vecchio Formigoni a rimettere il mandato e a dimissionare l'attuale giunta ? Dobbiamo aspettare l'ennesimo avviso di garanzia ? O forse la discesa dalle volte celesti dell'angelo Gabriele ?
La cosa disgustosa è la costante presenza del marcio ad intaccare le istituzioni. E non mi si venga a parlare di complotti e di strategie destabilizzanti da parte della magistratura.

sabato 3 marzo 2012

Parole, parole, parole



Correva l'anno 1972 ed il duo Mina ed Alberto Lupo duettavano all'unisono durante il varieta' televisivo Teatro 10 cantando questo famoso refrain di cui allego un estratto....


Vi chiederete ma che c'entrano Mina ed Alberto Lupo...ti sei bevuto il cervello ? No, non proprio. Anzi sono vigile, all'erta e pronto come sempre a vomitare le mie esternazioni. Le parole di quella canzone mi sono tornate alla mente ieri sera dopo aver ascoltato la robotica omelia dell'attuale Presidente del Consiglio sulla vicenda TAV. Se avrete la pazienza ma soprattutto se sarete abbastanza desti per assaporarne il contenuto, allora non potrete esimervi dall'ascoltare questa melensa ma educata reprimenda....



Dopo aver ingollato litri di Fernet Branca mi auguro che siate risuciti dopo notevoli sforzi a restare svegli ma soprattutto sobri. Francamente non ho capito quale recondito significato l'illustre Professore abbia voluto trasferire quando ha accostato la TAV ai giovani e allo sviluppo sostenibile. Io invece purtroppo ho colto fra le righe del soporifero intervento uno dei vecchi cavalli di battaglia del nostro caro Custer De Nicola:

LE GRANDI OPERE SERVONO PER DARE LAVORO !!!.

Non ho assolutamente intenzione di tediarvi sull'argomento Treno Alta Velocita'. Ho una mia opinione sull'argomento. Non sono un NO TAV ma mi immedesimo moltissimo nel residente valsusino che teme il massacro del proprio habitat in nome di un'opera progettata in modo old style e finalizzata ad accorciare i tempi di percorrenza dei treni tra Torino e  Parigi. Il trasporto merci con l'Alta Velocita' non c'entra un fico secco. Nessun treno oggi è in grado di trasportare beni o materiali su tracciati ferroviari omologati TAV. Non vi sara' alcun drastico decremento del trasporto merci su strada grazie all'introduzione dei treni ad Alta Velocita'. Vi rammento che oggi la TAV viaggia gia' da Torino a Napoli passando per Milano, Bologna, Firenze e Roma. Eppure le grandi arterie autostradali sono ancora stracolme di camion che sfrecciano da nord a sud e viceversa lungo tutta la penisola. 

Non facciamoci ingannare dai nuovi oratori in quanto tutto è cambiato per non cambiare nulla. Si sono avvicendati i reggenti ma la trama di quello che in Italia si vuole perseguire ad ogni costo è la difesa degli interessi di pochi a danno dei diritti di molti.

Se da una parte si vuole che i valsusini si adeguino e tacciano per sempre dall'altra suscita fastidio la posizione di 100.000 padernesi, novatesi, bollatesi e cormanesi per la vicenda Rho-Monza. Pensate che l'iter d'aggiudicazione dell'opera si sia fermato nel frattempo dopo la visita pastorale del vicepresidente del Consiglio Provinciale Casati al Ministero delle Infrastrutture a Roma? Manco per idea. I 40 milioni per l'interramento non ci sono. Alla Provincia di Milano hanno riferito di non rompere i maroni: i soldi li devono reperire in loco ''nella grassa ed opulenta Padania''.

E mentre per la Val Di Susa si è ribadito l'utilizzo di ''opere mitigatrici'', ''dialogo con le comunita'', ''approfondito impatto ambientale dell'opera'' cosa pensate che abbia tirato fuori l'establishment ministeriale dal cilindro della Rho-Monza ? Ma...

Il famoso ''cannolo padernese'' ed
''il novatese bucolico sentierino del parco PLIS della Balossa''.

COSA VOGLIONO DI PIU' I CITTADINI ITALIANI MA INSOMMA !!!!

La tattica è sempre la stessa. Sia che si parli di grandi opere sia di merdosi 9.2 km di nuova tangenziale nord.

Nel frattempo il segato e pluritrombato Podesta' durante un meeting sulla situazione della mobilità e trasporti in Lombardia, ''ha detto chiaramente che l’interramento della Rho-Monza comporterebbe uno stravolgimento dell’equilibrio economico dell’opera, con gravissime conseguenze ''.  Questo figlio del Partito du Pilu non ha mai dico mai contribuito in maniera intelligente e costruttiva a dialogare con il territorio per raccoglierne le esigenze. In simbiosi al deretano del suo padrone, considera un progetto fatto coi piedi e al risparmio piu' meritevole della salute e della vita di coloro che risiederanno a ridosso della nuova Rho-Monza. Podesta' fai solo pena. Non si presenti alle prossime tornate elettorali: si risparmierebbe gli sputazzi che dedicherei al suo nome riportato sulla scheda.

Quindi tra la vecchia e vergognosa politica ed il nuovo Montiano corso affoghiamo pure in un mare di ...PAROLE, PAROLE , PAROLE.....

martedì 21 febbraio 2012

Letargo Politico


Sono passati esattamente ottantadue-giorni-ottandue dalla emanazione della delibera votata all'unanimita' dal Consiglio Provinciale sulla triste vicenda della riqualificanda SP 46. Visto che siamo precisi ecco le promesse ratificate in quella serata decembrina:



A seguito degli approfondimenti fatti in Commissione, visti i sopralluoghi sul territorio, tenuto conto delle posizioni assunte dalle Amministrazioni dei Comuni interessati

IL CONSIGLIO PROVINCIALE DI MILANO INVITA

Il Presidente della Provincia ad operarsi affinchè l'ipotesi progettuale predisposta da Comuni e Comitati dei cittadini possa essere accolta nello spirito di evitare contrapposizioni tra Enti

INVITA INOLTRE

Il Governo, la Regione Lombardia, la Provincia stessa e le Società da essa controllate, ANAS a reperire le somme indispensabili per la realizzazione dell'opera, in modo da garantire cosi alle Comunità interessate la soluzione tecnica-economica che possa assicurare una migliore qualità dell'aria e il contenimento dell'inquinamento acustico.

RIBADISCE INFINE

La volontà del Consiglio provinciale di esercitare anche sulle Società controllate il proprio diritto di indirizzo e controllo, ritenendo prioritario il principio del rispetto dei territori e delle popolazioni che li abitano.
Resta inteso che il Consiglio provinciale dovrà essere preventivamente informato sullo sviluppo delle procedure in essere.


Che cosa è stato fatto finora di concreto  ?



Il Presidente della Provincia, Guido Podesta' ??? Una beata minchia !!!!


Invece che raccogliere e perorare presso le sedi opportune il messaggio dell'assemblea provinciale sulla questione Rho-Monza, ha preferito occuparsi dei cazzi suoi riconfermando il suo atavico disinteresse per la vicenda. Infatti ha dedicato l'inizio dell'anno a rilanciare la sua sbiadita e sciatta figura nell'ambito del congresso provinciale del partito dei farlocchi dell'aaammmorre (ecco le tracce della sua gloriosa campagna elettorale http://youtu.be/kQ71OsMv9X8 : che fantasia mi ricorda qualcuno !!!) ottenendo per riscontro una clamorosa bocciatura lo scorso 13 Febbraio 2012, proprio dai suoi  accoliti che gli hanno preferito l'assessore di Carate Brianza quale nuovo coordinatore provinciale.

Per consolarsi della sconfitta è corso al capezzale del protettore Silvio che dopo averlo accolto tra le sue amorevoli e generose braccia l'ha coinvolto nella stesura del nuovo, orripilante, biochetasico inno del nuovo partito du Pilu.

Nel frattempo a fine Gennaio 2012 alcuni esponenti del Ministero delle Infrastrutture hanno incontrato il vicepresidente della Provincia di Milano Ezio Casati ( Podesta' era troppo impegnato nella stesura del sonetto di cui sopra..) proprio per discutere di Rho-Monza.

Il Ministero ha manifestato:

- perplessita' per la complessità della procedura intrapresa dalla Provincia di Milano e dalla Serravalle per realizzare la nuova Rho-Monza, ricordando che questa opera è legata, tramite la legge obbiettivo, ad Expo 2015;

- allarme per ogni possibile variazione del progetto che comporti modifiche dei tempi oltre che dei costi;

- dubbi sulla reperibilità delle risorse aggiuntive (circa  40 milioni di euro) necessarie al progetto alternativo;

- disponibilita' a fare le opportune verifiche, attivandosi per verificare il coordinamento tra il lotto Paderno-Novate e quello tra Novate-Baranzate.



La Regione Lombardia si è solo fatta viva a fine Novembre 2011, proponendo ad Autostrade lo studio di fattibilita' del terzo lotto Novate - Baranzate in sotterranea in prossimita' del ponte ferroviario. Sul tratto Novate - Paderno silenzio di tomba.


Della volontà ''del Consiglio provinciale di esercitare anche sulle Società controllate il proprio diritto di indirizzo e controllo, ritenendo prioritario il principio del rispetto dei territori e delle popolazioni che li abitano'' non si hanno tracce.

De Nicola è troppo impegnato a girare per convention finalizzate a promuovere l'asfaltizzazione dell'intera Pianura Padana.

Serravalle è in crisi d'esistenza. Non c'ha i soldi. Non nomima i propri delegati. Si limita solo a distruggere le idee degli altri fregandosene di quanto i Comitati, i Comuni e la stessa Provincia al netto di Podesta', di De Nicola e degli altri cialtroni du pilu, hanno deciso.

La locomotiva della procedura d'appalto marcia spedita. Nessun atto è stato istituzionalizzato per fermare l'appalto del Mostro.


Sono tutti in letargo ssshhhhhhtttt lasciateli dormire perchè tra fare poco e male e meglio non fare nulla.

CIALTRONI VI MERITATE QUESTA ...

http://youtu.be/xDUAbGLygxo






lunedì 6 febbraio 2012

Alzo zero



Mentre stamattina si svolgeva il presidio Legambiente presso la sede di Assolombarda a Milano in via Pantano 6, contro tutto l'establishment politico, amministrativo ed imprenditoriale lombardo, deciso ad annegare l'intera regione sotto tonnellate di cemento ed asfalto (qui sotto il link di riferimento)


lo scorso 5 Febbraio il masochista duca di Lombardia, detto anche Delfino du Pilu, si beccava un'imbarcata di ''convenevoli apprezzamenti'' dalla platea del teatro Dal Verme, intervenuta a Milano in occasione del  convegno organizzato da Expo 2015, per illustrare i progetti relativi alla riqualificazione della darsena e delle vie dell'acqua. Accompagnato da cortesi ed eleganti “vai a casa......dimettiti buffone”, il Roberto, commissario generale dell’Expo, è andato avanti per la propria strada, presentando ai presenti, il fantastico progetto di Fantasilandia e decantando colei che l'ha promosso, ovvero l'ex sindaco milanese Letizia Moratti, ormai definitivamente scomparsa dalle scene dell'evento programmato per il 2015. 

Non so se tutti ne sono al corrente. Non so se tutti conoscono l'oggetto cardine di Expo 2015. Orbene per tutti coloro che ignorano l'argomento, vi informo che la fiera internazionale, aggiudicata alla citta' di Milano, avra' come tema:

Nutrire il Pianeta - Energia per la Vita


Si parlera' genericamente (...ed a vuoto...) di tutto ciò che riguarda l'alimentazione, dal problema della mancanza di cibo per alcune zone del mondo, a quello dell'educazione alimentare, fino alle tematiche legate agli OGM. Insomma un sacco di fregnacce inutili.

Mai location peggiore fu scelta. Ma con quale coraggio si puo' discutere di cibo, natura, ambiente ed energia, in una regione tra le piu' inquinate del pianeta, ove tutto si sta facendo fuorchè perseguire i nobili intenti che verranno discussi in occasione della fiera ? Nel variegato e policromo mondo del Mulino Bianco che Formigoni & Co si sforzano di mettere in risalto, vogliono costruire di tutto. Occupare il suolo ancora libero per installarci autostrade, inceneritori e discariche, radendo al suolo l'intera campagna lombarda. Tutto per favorire una morente imprenditoria locale, che non sa piu' che pesci pigliare per uscire dalla crisi ed una banda di lobbisti senza scrupoli pronta a speculare su attivita' immobiliari ed appalti pubblici.

E mentre i suoi amici du Pilu finiscono uno ad uno agli arresti o sotto la lente d'ingrandimento della magistratura, il Formigoni, grazie a firme false, continua a gestirci impunemente. E  giunta l'ora che se ne vada a casa.




domenica 5 febbraio 2012

Vomito d'asfalto




Volevo informarvi riguardo ad un'interessante iniziativa promossa da Legambiente domani 6 Febbraio 2012 presso la sede di Assolombarda a Milano in via Pantano 6 alle ore 10.00 in occasione della 10a Mobility Conference che radunera' la creme delle associazioni imprenditoriali lombarde le quali , non avendo piu' idee per rilanciarsi, puntano ora tutto sulle autostrade. Al convegno di apertura saranno presenti Giuliano Asperti di Assolombarda, Franco Bassanini, Presidente Cassa Depositi e Prestiti, Guido Podestà, Roberto Formigoni, per il partito du Pilu che dovrebbe essere ormai in piena agonia il ministro-banchiere-grande sponsor di Brebemi e Pedemontana: Corrado Passera.


Si terra' infatti un presidio di protesta contro i nuovi progetti autostradali che vorrebbero realizzare, senza il becco di un quattrino, sul territorio lombardo.

800 km di nastro d'asfalto relativo ai seguenti progetti: Brebemi, Broni-Mortara, Cremona-Mantova, IPB Bergamo-Treviglio-Crema, Pedemontana, Raccordo Valtrompia, Rho-Monza, TEEM, TIBRE, TOEM, Varese-Como-Lecco, Variante del Sempione, Vigevano-Malpensa...

Tante belle chiacchere istituzionali volte a rilanciare il trasporto su strada ormai morto e sepolto in tutta Europa ma ancora vivo qui da noi purtroppo. E solo per difendere cosa ? Le lobby di pochi a discapito del comune interesse.


Perchè vedere i campi agricoli in Lombardia da' fastidio. Meglio stendere uniformemente un immenso strato di catrame alto 20 cm.


La partecipazione è doverosa da parte di tutti.



mercoledì 1 febbraio 2012

Padernesamente


Hanno seminato talmente male da creare una vera e propria sciagura. Di chi parlo ? Dei Cettini del Partito du Pilu. Ogni periodo storico è stato contrassegnato da avvenimenti nefasti. Dal meteorite che ha causato l'estinzione dei dinosauri, alle piaghe d'Egitto, dalla peste nera, all'aids. Ma nulla ha piu' turbato, sconvolto, danneggiato del nefasto ventennio gestito dal Re du Pilu. 

Il giorno 27 Gennaio scorso, Ezio Casati, vice presidente del Consiglio provinciale, si è incontrato a Roma con alcuni esponenti del Ministero delle Infrastrutture per discutere delle problematiche relative al tracciato della Rho-Monza. Suoi riscontri:

''Un incontro molto schietto, che non ha nascosto le preoccupazioni da parte del ministero, ma che ha lasciato anche qualche speranza. Sebbene ci sia stato ricordato che questa opera è, innanzitutto, frutto di decisioni locali e di accordi intrapresi tra Regione Lombardia, Provincia e Provveditorato regionale per le opere pubbliche. A Roma hanno mostrato preoccupazione per la complessità della procedura intrapresa dalla Provincia di Milano e dalla Serravalle, ricordando che questa opera è legata, tramite la legge obbiettivo, ad Expo 2015. Per questo desta allarme ogni possibile variazione del progetto che comporti modifiche dei tempi oltre che dei costi. Risulta inoltre complicata la reperibilità delle risorse aggiuntive (circa  40 milioni di euro) necessarie al progetto alternativo. Il direttore centrale del settore Strade del Ministero, Barbara Portinari, si è però riservata di fare le opportune verifiche e nel frattempo si è attivata per verificare il coordinamento tra il lotto Paderno-Novate e quello tra Novate-Baranzate, anche se può sembrare bizzarro dividere in 2 lotti un’opera di circa 8 km. Ho ricordato loro come il lotto da Novate a Baranzate vede il completo appoggio di tutti i soggetti interessati, mentre per il tratto tra Paderno e Novate ci sono posizioni molto distanti tra i comuni e Serravalle. E che a fianco dei comuni si è schierato anche il Consiglio provinciale con una mozione approvata nel dicembre scorso. Mi ha fatto piacere cogliere nella risposta del Direttore centrale molta attenzione al problema e l’assicurazione di un serio impegno per verificare tutto l’iter che resta ancora da compiere.  Viste queste differenze di posizione, penso che sarà difficile veder approvata l’opera nella prossima conferenza di servizio. A questo punto occorre lavorare con Regione Lombardia e Serravalle per far passare la linea dell’interramento. Nei prossimi giorni incontreremo l’assessore regionale Cattaneo e chiederemo un appuntamento a Serravalle per parlare del tema. Certo con i continui cambi di vertice nella società partecipata dalla Provincia, sarà difficile capire chi possa essere un valido interlocutore”.

Quindi notizie poco confortanti visto che ancora una volta assistiamo al teatrino dei politicanti che si rimbalzano la palla da un campo all’altro. Certo che i vari Formigoni, Cattaneo, Podesta’ e De Nicola, grazie anche al supporto degli accoliti dell’ex Imperatore di Roma, hanno edificato sulla Rho-Monza un’invalicabile fortezza. E guarda caso sono tutti, ma proprio tutti appartenenti alla stessa congrega ...ovvero..



Se non bastasse l’ultima news romana, si dovrebbe aggiungere l’esito della presentazione del Progetto Alternativo presso il Comune di Paderno voluta dal locale vicesindaco in data 30 Gennaio. Fomentati sempre dai Cettini locali, alcuni padernesi forse colti da inguaribile tafazzite acuta, si sono scagliati contro il Comitato Padernese pro Interramento ed i tecnici estensori criticando aspramente la soluzione alternativa voluta da tutti i Comuni. Invece di prendersela con Serravalle e Provincia e sul fatto che vogliano costruire un‘autostrada passante tra il loro soggiorno e la cucina, alcuni eredi di Fantozzi, che hanno fatto ? Piu' preoccupati dalla variantina che dal raggiungere il tinello dopo aver attraversato 14 corsie autostradali ed un ponte alto 80 metri subito dopo la lavanderia, hanno mirato al bersaglio facile ovvero ad Allegro e Calcinati che hanno dedicato tempo e risorse preziose, a zero compenso, per elaborare una soluzione diversa, tutelante gli interessi della cittadinanza Padernese. Pazzesco !!! In Italia è proprio vero ''Nemo propheta in patria''.

Dulcis in fundo il sindaco di Paderno, Cettino di classe superiore , che adottando un’antica tattica democristiana, si è dissociato sia dal progetto di Serravalle che dall'idea di interramento.


Il sindaco di Paderno all'assemblea

In antitesi alla posizione del suo stesso vicesindaco. Un amaro sorriso mi compare sulle labbra quando penso che proprio l’amministrazione Padernese ha assunto la leadership tra i cinque comuni  favorevoli al progetto alternativo. Signori, non ho piu’ parole. Pure Cetto Laqualunque avrebbe dimostrato maggiore dignita’ e competenza.

Liberiamoci presto di tutte queste mediocri e deleterie giacchette fucsia.