mercoledì 1 febbraio 2012

Padernesamente


Hanno seminato talmente male da creare una vera e propria sciagura. Di chi parlo ? Dei Cettini del Partito du Pilu. Ogni periodo storico è stato contrassegnato da avvenimenti nefasti. Dal meteorite che ha causato l'estinzione dei dinosauri, alle piaghe d'Egitto, dalla peste nera, all'aids. Ma nulla ha piu' turbato, sconvolto, danneggiato del nefasto ventennio gestito dal Re du Pilu. 

Il giorno 27 Gennaio scorso, Ezio Casati, vice presidente del Consiglio provinciale, si è incontrato a Roma con alcuni esponenti del Ministero delle Infrastrutture per discutere delle problematiche relative al tracciato della Rho-Monza. Suoi riscontri:

''Un incontro molto schietto, che non ha nascosto le preoccupazioni da parte del ministero, ma che ha lasciato anche qualche speranza. Sebbene ci sia stato ricordato che questa opera è, innanzitutto, frutto di decisioni locali e di accordi intrapresi tra Regione Lombardia, Provincia e Provveditorato regionale per le opere pubbliche. A Roma hanno mostrato preoccupazione per la complessità della procedura intrapresa dalla Provincia di Milano e dalla Serravalle, ricordando che questa opera è legata, tramite la legge obbiettivo, ad Expo 2015. Per questo desta allarme ogni possibile variazione del progetto che comporti modifiche dei tempi oltre che dei costi. Risulta inoltre complicata la reperibilità delle risorse aggiuntive (circa  40 milioni di euro) necessarie al progetto alternativo. Il direttore centrale del settore Strade del Ministero, Barbara Portinari, si è però riservata di fare le opportune verifiche e nel frattempo si è attivata per verificare il coordinamento tra il lotto Paderno-Novate e quello tra Novate-Baranzate, anche se può sembrare bizzarro dividere in 2 lotti un’opera di circa 8 km. Ho ricordato loro come il lotto da Novate a Baranzate vede il completo appoggio di tutti i soggetti interessati, mentre per il tratto tra Paderno e Novate ci sono posizioni molto distanti tra i comuni e Serravalle. E che a fianco dei comuni si è schierato anche il Consiglio provinciale con una mozione approvata nel dicembre scorso. Mi ha fatto piacere cogliere nella risposta del Direttore centrale molta attenzione al problema e l’assicurazione di un serio impegno per verificare tutto l’iter che resta ancora da compiere.  Viste queste differenze di posizione, penso che sarà difficile veder approvata l’opera nella prossima conferenza di servizio. A questo punto occorre lavorare con Regione Lombardia e Serravalle per far passare la linea dell’interramento. Nei prossimi giorni incontreremo l’assessore regionale Cattaneo e chiederemo un appuntamento a Serravalle per parlare del tema. Certo con i continui cambi di vertice nella società partecipata dalla Provincia, sarà difficile capire chi possa essere un valido interlocutore”.

Quindi notizie poco confortanti visto che ancora una volta assistiamo al teatrino dei politicanti che si rimbalzano la palla da un campo all’altro. Certo che i vari Formigoni, Cattaneo, Podesta’ e De Nicola, grazie anche al supporto degli accoliti dell’ex Imperatore di Roma, hanno edificato sulla Rho-Monza un’invalicabile fortezza. E guarda caso sono tutti, ma proprio tutti appartenenti alla stessa congrega ...ovvero..



Se non bastasse l’ultima news romana, si dovrebbe aggiungere l’esito della presentazione del Progetto Alternativo presso il Comune di Paderno voluta dal locale vicesindaco in data 30 Gennaio. Fomentati sempre dai Cettini locali, alcuni padernesi forse colti da inguaribile tafazzite acuta, si sono scagliati contro il Comitato Padernese pro Interramento ed i tecnici estensori criticando aspramente la soluzione alternativa voluta da tutti i Comuni. Invece di prendersela con Serravalle e Provincia e sul fatto che vogliano costruire un‘autostrada passante tra il loro soggiorno e la cucina, alcuni eredi di Fantozzi, che hanno fatto ? Piu' preoccupati dalla variantina che dal raggiungere il tinello dopo aver attraversato 14 corsie autostradali ed un ponte alto 80 metri subito dopo la lavanderia, hanno mirato al bersaglio facile ovvero ad Allegro e Calcinati che hanno dedicato tempo e risorse preziose, a zero compenso, per elaborare una soluzione diversa, tutelante gli interessi della cittadinanza Padernese. Pazzesco !!! In Italia è proprio vero ''Nemo propheta in patria''.

Dulcis in fundo il sindaco di Paderno, Cettino di classe superiore , che adottando un’antica tattica democristiana, si è dissociato sia dal progetto di Serravalle che dall'idea di interramento.


Il sindaco di Paderno all'assemblea

In antitesi alla posizione del suo stesso vicesindaco. Un amaro sorriso mi compare sulle labbra quando penso che proprio l’amministrazione Padernese ha assunto la leadership tra i cinque comuni  favorevoli al progetto alternativo. Signori, non ho piu’ parole. Pure Cetto Laqualunque avrebbe dimostrato maggiore dignita’ e competenza.

Liberiamoci presto di tutte queste mediocri e deleterie giacchette fucsia.

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