lunedì 30 luglio 2012

Carta canta


Come dicevano i latini ''Verba volant scripta manent''. Mai detto fu piu' appropriato in questa circostanza. Di cosa parlo ? Della conferenza stampa tenutasi lo scorso martedì 24 Luglio presso la sala della giunta comunale Bollatese. Presenti il nostro sindaco Lorenzo Guzzeloni, il sindaco bollatese Stefania Lorusso, l'onnipresente assessore bollatese alla viabilita' e alle Grandi Opere Carlo Vaghi e l'assessore ai lavori pubblici e alle infrastrutture di Baranzate.

Argomento: NESSUNA MARCIA INDIETRO SULLA TRINCEA nel tratto della SP46 Baranzate - Bollate/Novate destinato alla riqualificazione autostradale della famigerata Rho-Monza. Si riprende in pratica i rumors ed i dubbi esposti dalla societa' di progettazione incaricata da Autostrade per l'Italia sull'interramento di sopraddetta tratta a causa dell'innalzamento della falda e delle possibili esondazioni del Guisa. Un torrente o fiumiciattolo a me sconosciuto fino all'altro giorno. Il famoso Mississippi di Milano. Al di la' delle legittime considerazioni riportate nel presente blog sulla pretestuosita' ed opinabilita' delle scuse addotte dagli enti preposti alla realizzazione di questa maledetta autostrada che per risparmiare sia in termini economici che temporali vorrebbero, anzi auspicherebbero e pretenderebbero di realizzare l'intera opera in rilevato scartando a priori l'interramento, mi è caduto l'occhio sull'enunciato dei cronisiti e sulle dichiarazioni dei sopramenzionati rappresentanti municipali perchè le parole assumono un significato e quando sono riportate su carta rimangono indelebili nel tempo.

Cito da Settegiorni di venerdì 27 Luglio pagina Bollatese:

... Andrebbe a monte quindi il progetto approvato lo scorso Novembre dai Comuni e dalla Regione che prevede l'interramento della Rho-Monza dal cavalcaferrovia di Novate, la prosecuzione del tracciato in via Piave e via Don Uboldi e la riconnessione all'altezza del parcheggio dell'Esselunga di Baranzate.

Fermo restando che ad onor di cronaca il progetto preliminare prevedeva gia' l'interramento nella tratta Baranzatese fino all'ultima rotonda prima del cavalcavia ferroviario, il problema che si pone è proprio l'ultimo pezzo: quello dalla attuale ultima rotonda in territorio bollatese fino al cavalcavia FNM in territorio Novatese. E nessun progetto ad oggi prevede alcun interramento. Tant'è che nella DELIBERA IX /2607 della giunta Regionale Lombarda tenutasi in data 30 Novembre 2011, propedeutica alla Valutazione d'Impatto Ambientale della tratta Baranzate-Bollate/Novate, si cita a pagina quattro terzo paragrafo, dopo PRESO ATTO CHE :

tuttavia permane la necessita' di approfondire - in sede di Conferenza di Servizi per l'approvazione del progetto - la valutazione di fattibilita' tecnico economico della soluzione alternativa del sottopasso in galleria della linea ferroviaria Milano - Saronno che per i motivi di carattere ambientale ampiamente sviluppati nella relazione istruttoria, appare migliorativa sotto il profilo dell'impatto ambientale, pur non essendolo sotto il profilo finanziario e realizzativo

Quindi allo stato attuale delle cose non è riportato nero su bianco l'interramento o la trincea nel tratto cruciale sopraevidenziato.

E mi sorprendono le dichiarazioni dell'assessore Vaghi riportate sulla pagina del Notiziario del 27 Luglio 2012 quando afferma '' ...In mano abbiamo soltanto il progetto ''licenziato'' a novembre ed è quello che chiediamo sia rispettato''

Ancor di piu' quando lo stesso sindaco Guzzelloni afferma '' Da parte nostra confermiamo la posizione gia' assunta perchè si mantenga il progetto suggerito ''

Gia' peccato che il progetto ''suggerito'' o ''licenziato'' sia quello relativo all'interramento della sola tratta Baranzatese mentre il tratto Bollatese/Novatese si trovi tuttora tra color che sono sospesi. Vero è che la societa' Serravalle attende le decisioni sul versante Autostrade per trincerare oppure costruire in rilevato in prossimita' del ponte ferroviario per il tratto di competenza fino a Paderno Dugnano.

Non so se l'esigenza di sintesi per gli articoli soprariportati abbia modificato l'esposto degli intervistati.

Una cosa pero' la sappiamo: che le istituzioni di Bollate e Novate devono ribadire il prossimo 2 Agosto presso la Regione che il ponte FNM deve sparire e che la riqualificanda Rho-Monza deve andare sottoterra.

Altrimenti risulta inutile e fuorviante qualsiasi conferenza stampa












giovedì 12 luglio 2012

Daje ragazzi daje


Pubblico con piacere l'ultimo comunicato del Comitato Novatese per l'Interramento della Rho-Monza.


01 Dicembre 2011 > Il Consiglio Provinciale ha deliberato all'unanimità afnché Provincia, Regione, Stato, trovino i fondi per una soluzione alternativa (interramento o trincea per la Rho-Monza).
09 Maggio 2012 > L'assessore provinciale De Nicola respinge nuovamente l'ipotesi dell'interramento a seguito delle elevate stime economiche avanzate dalla società Serravalle.
31 Maggio 2012 > Compare l'impresa aggiudicataria provvisoria dell'appalto della Rho-Monza a cielo aperto.

È ORMAI CHIARO CHE IN REAL LA GIUNTA PROVINCIALE NON HA MAI VOLUTO PRENDERE NEMMENO IN CONSIDERAZIONE ALCUNA IPOTESI DI INTERRAMENTO.

In denitiva, ora abbiamo ancora una strada provinciale (la SP46), rumorosa e inquinante, ma pubblica e a libero scorrimento: se non ci opponiamo ci passerà "addosso" un'autostrada, un MOSTRO (no a 8 metri in rilevato!) molto più rumoroso e inquinante; un'autostrada che potremo usare solo a pagamento, e per accedervi dovremo recarci a Paderno.
I Comitati per l'interramento e le Associazioni  prima, e i Comuni poi, hanno impegnato tempo e risorse, non per impedire che l'opera venga realizzata, bensì perché venga realizzata nel rispetto della salute dei cittadini e del territorio, in modo più funzionale anche alla viabilità.
I cittadini hanno manifestato numerosi nella sede del Consiglio Provinciale che l'1.12.2011, pressato da queste iniziative, ha deliberato all'unanimità afnché Provincia, Regione, Stato, trovassero i fondi per una soluzione alternativa (interramento o trincea per la Rho-Monza).

MA LA GIUNTA PROVINCIALE NON NE VUOLE SAPERE E IL GOVERNO NON CI SENTE: PER QUESTI «SIGNORI» LA NOSTRA SALUTE NON VALE NULLA!


Vogliono costruire l'ennesima autostrada dentro i centri abitati, un'opera che ci avvelenerà e che, con le nuove complanari, peggiorerà in maniera esponenziale il trafco cittadino.

PER TUTELARE LA SALUTE PUBBLICA, L'AUTOSTRADA ANDREBBE COMPLETAMENTE INTERRATA. SOTTO TERRA È MEGLIO MANDARCI LE AUTO, NON I CITTADINI!

Non ci sono i soldi per interrare? La facciano quando ci saranno i fondi! La classe politica no ad oggi ha fatto i suoi interessi alle nostre spalle fregandosene  della  nostra  vita,  della  nostra  salute  e  dell'ambiente. Allora, facciamo noi politica.

PRETENDIAMO L'INTERRAMENTO DELLA RHO-MONZA!
P R E T E N D I A M O   D A L   S I N D A C O  C H E  S I  S P E N D A QUANTOMENO PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO ALTERNATIVO, SENZA SVENDERE LA NOSTRA SALUTE IN CAMBIO DI QUALCHE ALBERELLO (Le  cosiddette  mitigazioni ambientali - SIC!)

Novate 10/07/2012





mercoledì 11 luglio 2012

Le provano tutte


In Germania le strade in citta' le fanno così.
In Italia ??? Pura utopia !!!

E' inutile. Le stanno provando tutte per mettere il bastone tra le ruote al progetto di interramento o trincerizzazione della nuova Rho-Monza lungo tutta la tratta interessata da Baranzate a Paderno.
Prima sul versante Novate - Paderno erano state evidenziate ''difficolta' realizzative'' nella zona padernese dovute all'invalicabilita' del  fiume Seveso, l'alter ego sull'italico suolo dei ben piu' noti Nilo o Mississippi. Ora sono passati all'opera demolitrice del consolidato progetto preliminare in zona Baranzate per la quale era gia' previsto il passaggio dell'autostrada in parte in trincea ed in parte interrata. Colpa della falda acquifera che sarebbe risalita. E quindi anche Baranzate, il primo comune a battersi per l'interramento, ritorna in gioco. Mentre sul tratto Novate - Paderno l'interlocutore è Milano Serravalle, sul tratto Novate - Baranzate invece opera Autostrade per l'Italia. Ma il risultato è identico: vogliono risparmiare sul progetto per realizzare una strada contro le comunita'. Tanto per essere chiari la falda si trova ovunque: da ovest ad est intacca Baranzate, Bollate, Novate, Cormano e Paderno Dugnano. Ma guarda un po' proprio il tracciato della nuova autostrada. Che strana coincidenza vero ? Passiamo ora a dati concreti e non alle solite puerili chiacchere da bar. Vorrei sottoporre alla vostra cortese attenzione, lo stralcio dello studio geologico allegato al PGT di Novate (in discussione in questi giorni) da cui si ricava una profondità media della falda a Novate a - 25 metri dal piano campagna. Infatti

Studio tecnico-ambientale P.G.T. Comune di Novate M.se (MI)
dott. Aldo Sbrana dott.Maurizio Marchese
Piazza Napoli, 24 - 20146 Milano

Studio della componente geologica idrogeologica e sismica

Pag. 13

Nello specifico, dai livelli statici misurati sui piezometri di monitoraggio posti nell’ area della Ex cava Scotti1 e supportato dai dati comunicati dagli uffici della Provincia qui di seguito riportati (Tabella 2)- che si riferiscono a uno dei pozzi potabili inseriti nell’elenco del SIF- si può affermare che, ad oggi, il livello medio della falda oscilla tra i 122 m. slm. ed i 124 m. slm. che vista la morfologia pianeggiante e sub orizzontale del territorio, corrisponde ad una profondità di intercettazione media di 25,00 m. dal piano campagna (vedi Tavola1).

Tabella 2: Misure di livello statico sul pozzo 015157002 (dati forniti dal SIF – Provincia di Milano)

Cod_Punto  - Data             - Livello_Statico

015157002  -  01/06/2009   - 26,35
015157002  -  01/09/2009   - 23,02
015157002  -  01/03/2010  -  23,00
015157002  -  01/06/2010  -  22,32
015157002  -  01/09/2010  -  21,16
015157002  -  01/12/2010  -  20,18


Posso capire se si trattasse di realizzare una metropolitana ma l'interramento della nuova autostrada arriverebbe al massimo a circa 8 abbondiamo 12 metri dal piano campagna. Senza tralasciare le soluzioni tecnologiche per la relativa impermeabilizzazione del suolo.

Quindi signori miei ma di quali frottole stiamo parlando ?








lunedì 9 luglio 2012

Novatese che dorme non piglia pesci

Il Novatese Dormiente

L'altro giorno mi trovavo nella sala d'attesa del mio dentista. In attesa di sottopormi alle fatidiche, dolorose e detestate cure ortodontiche ammazzavo il tempo leggendo qua' e la' stralci di pubblicazioni mediche. Insomma una noia mortale fin quando mi è caduto l'occhio su un trafiletto scritto dal dottor Sergio Harari su un libello di pneumologia. Per chi non lo conoscesse il dott. Harari è direttore dell'unità operativa di pneumologia dell'ospedale San Giuseppe di Milano ove nel 1999 ha fondato un centro ove sono stati seguiti oltre 10mila pazienti con le più diverse patologie respiratorie, e che è divenuto riferimento regionale per le malattie polmonari rare. Insomma non si tratta del primo che passa per strada e nemmeno di un ''terrorista ambientalista''. Dissertava di un recente studio condotto dal gruppo della Clinica del Lavoro dell'Universita' di Milano in merito all'inquinamento atmosferico sulla citta' di Milano e sulla Lombardia comprovante la riduzione di circa 93 decessi annui nel capoluogo lombardo e 173 nella sola regione se solo  venissero rispettati i parametri e le norme UE. Numeri impressionanti che potrebbero essere diminuiti (anche se si verificasse un solo decesso) grazie ad oculate politiche ambientali le quali avrebbero anche costi elevati ma se paragonati ai ricoveri, ai farmaci, agli anni di aspettativa di vita persa pareggerebbero i costi sociali e sanitari che ne potrebbero derivare. Aggiungeva inoltre che alcune prestigiose strutture universitarie americane, tra cui Harvard, hanno messo a confronto la sopravvivenza della popolazione con i livelli di particolato ultrasottile (prodotto dal trasporto veicolare) in 51 aree metropolitane dal 1979 al 2000: è stato osservato che a ogni diminuizione di 10 mcg di Pm 2,5 si guadagnano circa 6 mesi di vita. I residenti americani che vivevano nelle aree metropolitane studiate nel ventennio preso in esame hanno visto la loro aspettativa di vita aumentare di circa 2,7 anni: per l'85% cio' era dovuto al miglioramento degli stili di vita (uso dei mezzi di trasporto) e delle condizioni socio-economiche e per il 15% alla diminuizione dei livelli di Pm 2,5(diminuizione del traffico veicolare). Se oggi a Milano e dintorni avessimo gli stessi valori delle metropoli statunitensi guadagneremmo tutti oltre un anno di vita. Mentre il dottor Harari snocciola i suoi inconfutabili dati, in questi giorni l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha classificato le emissioni dei motori diesel come «agente cancerogeno per gli umani di gruppo 1», quello delle sostanze con effetto tossico scientificamente «accertato». In particolare, come ha spiegato Christopher Portier, presidente del gruppo di lavoro dell'Agenzia per la ricerca sul cancro (Iarc), «i gas di scarico del motore diesel provocano tumore ai polmoni negli esseri umani».
Orbene cari i miei Novatesi che continuate a dormire sonni tranquilli. Ma anche voi Bollatesi. In Provincia lo scorso Dicembre ci avevano raccontato che la giunta Provinciale, la Regione, l'ANAS, Serravalle, tutti gli enti coinvolti nella Rho - Monza, si sarebbero impegnati a reperire fondi per interrare la nuova strada provinciale adottando il Progetto Alternativo voluto dai Comuni per salvaguardare le rispettive comunita'. A Novate scene di ingiustificato giubilo annebbiarono le menti di molti: un verde papello distribuito dal locale partito di maggioranza diffuse vane e fumose speranze e tutti soavi e gioiosi si torno' a poltrire nel proprio comodo giaciglio. Invece ci avevano preso in giro. La Provincia non ha mosso un dito e sono andati avanti con la realizzazione del vecchio progetto che prevede sei corsie su un rilevato alto circa 8 metri da cui ogni giorno circa 60.000 autoveicoli (contro gli attuali 14.000) riverseranno nelle nostre case fumi ed esalazioni velenose. A Bollate addirittura c'è qualcuno che ergendosi a pompiere va in giro a raccontare che la nuova Rho-Monza non si fara' mentre realizzeranno il solo tratto da Novate a Baranzate. Durante l'ultima Conferenza dei Servizi il Comune di Bollate si era schierato a favore del progetto senza interramento per puro tornaconto politico e per non disturbare ''gli amici'' che ad oggi comandano in Regione ed in Provincia. Ora ci attende una partita importante. La decisiva. Da cui non si torna indietro. In occasione della prossima Conferenza dei Servizi sul progetto esecutivo per la tratta Baranzate-Novate. Prima di allora dovrete pretendere dal vostro Sindaco, vostro rappresentante in pectore, che la nuova Rho-Monza venga interrata costi quel che costi. Altrimenti rischieremo tutti di finire parte delle mortuarie statistiche del dottor Harari.


NOVATESE / BOLLATESE AVVISATO ...MEZZO SALVATO

martedì 3 luglio 2012

Fantasmi istituzionali

Podesta' si prepara all'udienza

''Avete i certificati elettorali, usateli...''. Così ordino' Guido Podesta' a tale Clotilde Strada in occasione della raccolta firme a sostegno delle liste del Partito du Pilu per le regionali e provinciali del 2010. E così fecero. La Clotilde, all’epoca responsabile della raccolta firme del PdL, ed altre otto persone. Con le loro manine fatate falsificarono 608 firme per le elezioni regionali, per cui era candidato alla poltrona di governatore Roberto Formigoni, e 308 per le provinciali, per cui era candidato proprio Podestà: un bell'esercizio di calligrafia necessario per la presentazione della lista regionale “Per la Lombardia ” e quella provinciale “Il popolo della Libertà – Berlusconi per Formigoni”.

Ma sentiamo dalla viva voce della cara Clotilde la sua aberrante testimonianza:

''Sarebbe stato difficile sostenere il rinnovo dei contratti se ci fossero stati problemi sulla presentazione delle liste. Nonostante tutti gli sforzi, giunti verso le 18 non si era raggiunto il minimo di firme necessario per la presentazione delle liste. Non sapendo cosa fare chiamai Podestà, essendo lui il responsabile politico, e gli rappresentai la situazione per la quale mancavano le firme. Podestà mi chiese se io ritenessi vi fosse la necessità della sua presenza in sede, cosa che io gli confermai subito. Venne in sede due ore dopo intorno alle venti, mentre tutti noi stavamo mangiando qualcosa in sede. Podestà si sedette insieme a me e alle altre persone presenti, chiacchierando. Poi si alzo’ per andarsene. Io lo fermai nel corridoio e gli chiesi indicazioni su cosa fare, poiché non si era raggiunto il numero di firme necessario e non c’era più tempo di farlo, unico motivo per cui gli avevo chiesto di venire in sede. Gli ribadii che ormai avevamo raschiato il fondo del barile delle nostre possibilità e che certamente non eravamo in grado di raccogliere le firme necessarie. A questo punto Podestà avrebbe consigliato di usare i certificati elettorali, anche in vista dell’imminente scadenza dei contratti dei collaboratori del partito, il 30 agosto 2010. Tornai nella sala riunioni dove c’erano gli altri, ivi compresi i consiglieri provinciali rimasti, Mardegan, Martino, Turci e Calzavara. Dissi loro che Podestà aveva detto di usare i certificati elettorali, e a quel punto ciascuno dei consiglieri ha preso gli elenchi, compilandoli con le generalità delle persone e apponendone invece loro le firme e poi autenticandole. Ovviamente a questa compilazione degli elenchi parteciparono anche altri presenti, ma non sono in grado di dire chi, perché c’era un notevole via vai, mentre io, dopo avere trasmesso ai consiglieri e agli altri le direttive di Podestà, mi sono recata nella stanza del coordinatore regionale per raccogliere gli elenchi che cominciavano ad arrivare dalle altre province”.

Qundi l'allora maggior partito di tutta la penisola, il partito dell'Ammmorre, non era riuscito in tempo utile a raggranellare le firme necessarie. Vennero chiamati in causa il sig. Paolino Paperino, il sig. Pippo, Nonna Papera e tutto il mondo di Topolinia e Paperopoli messi insieme. Nel frattempo la maggior parte dei presunti Paperino o zio Paperone sottoscrittori, sono stati ascoltati dagli investigatori dell’Arma dei Carabinieri e non hanno riconosciuto le loro firme oppure hanno dichiarato di averle apposte, ma per altre liste elettorali. Per questo motivo oggi, per Guido Podesta', è stato richiesto il rinvio a giudizio e dovra' rispondere di falso ideologico il prossimo 12 Ottobre in occasione della prima udienza preliminare. Caro il mio Guidone ti faranno un bel servizio di barba e capelli: avrai un invidiabile crapino !!!

Noi poveri miserrimi cosa potremmo dire ? Che non solo abbiamo un abusivo occupante le istituzionali stanze di Palazzo Lombardia - il duca Formigoni - ma anche un imbroglione in quel di Palazzo Isimbardi in Provincia.
Per quanto concerne la questione Rho-Monza i cinque comuni ed il relativo progetto alternativo hanno sbagliato destinatario. Si è cercato di dialogare con una persona che non avrebbe mai potuto essere nè candidata nè eletta. Un vero e proprio fantasma istituzionale.
Ma tutti lo sapevano. E nessuno si è finora dimesso.