Foto di famiglia
Mentre qualcuno non si ricorda di essersi recato per tre anni consecutivi alle Antille in un lussuoso resort da Euro 45.000 alla settimana completamente spesato dagli amici della sua congrega. Mentre qualcun'altro, sempre a sua insaputa, risiedeva per anni nella capitale, in un appartamento da 2.200 euro al mese sul colle del Gianicolo, con terrazza e panorama mozzafiato, senza pagare un solo Euro d'affitto, NOI che rappresentiamo il 14% della popolazione che dichiara il 53% delle imposte effettivamente versate nelle casse dello Stato, paghiamo nel tentativo di colmare il deficit abissale creato da questi farabutti in cravatta che per anni hanno beccato il nostro voto, direttamente ed indirettamente a seconda della legge elettorale in vigore, non per tutelare i nostri legittimi interessi, ma per rafforzare le loro fottute posizioni di privilegio. Come riportato precedentemente in un altro topic, in una enorme isola situata nella porzione settentrionale dell'oceano Atlantico, 300.000 abitanti, ovvero l'intera popolazione residente, è scesa in piazza per mandare volgarmente ''a fare in culo'' l'intero entourage politico e le banche che avevano ridotto sul lastrico la loro natia terra, denominata: Islanda. Si sono rifiutati di pagare il debito perchè non erano stati loro a crearlo. Hanno riscritto la costituzione senza il supporto di prezzolati politici, cerchi magici, lobbies, papi, regine ecc ecc e sono ripartiti da zero facendo dapprima giudicare ma soprattutto pagare ai responsabili la malagestio economica del loro paese. Alcuni giorni fa Marco Pannella in un altro contesto invocava ''una Norimberga Italiana''.
Sono d'accordo.
Portiamo alla sbarra tutta quella massa di carne putrida che è stata la politica italiana nell'ultimo trentennio ivi inclusi i loro mecenati ed i loro padroni. Voglio vederli di fronte al giudice supremo snocciolare parola dopo parola tutto il sudiciume che hanno ammucchiato portandoci alla bancarotta. Non c'è giorno in Italia che non ci sia un povero cristo che non si tolga la vita per aver perso il lavoro o per la chiusura della propria impresa. No, loro non meritano la nostra vita. Meritano solo la nostra eterna condanna ed una dolorosa punizione.
Sono d'accordo.
Portiamo alla sbarra tutta quella massa di carne putrida che è stata la politica italiana nell'ultimo trentennio ivi inclusi i loro mecenati ed i loro padroni. Voglio vederli di fronte al giudice supremo snocciolare parola dopo parola tutto il sudiciume che hanno ammucchiato portandoci alla bancarotta. Non c'è giorno in Italia che non ci sia un povero cristo che non si tolga la vita per aver perso il lavoro o per la chiusura della propria impresa. No, loro non meritano la nostra vita. Meritano solo la nostra eterna condanna ed una dolorosa punizione.
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