Aho...sento puzza de Piddì
Volevano essere l'alternativa con la A maiuscola. Ce l’hanno messa tutta per annientare e destituire il precedente despota. Avevano in mano il consenso del paese, forse la maggioranza ipotetica in Parlamento. Poi hanno ideato il carro del governo tecnico, grazie anche alla collaborazione del nostro esimio Presidente della Repubblica, per paura di sporcarsi le mani, emanare provvedimenti sgraditi e perdere consensi. Ora attendono l’anno Montiano di transizione, la purga lacrime e sangue per i soliti noti e ‘’per non finire come la Grecia’’, pensando illusoriamente nel 2013 di tornare a governare. Ma loro non sono diversi dal Partito dell’Ammore. Quando si impegnano sono anche peggio. Ecco perché alla prossima tornata elettorale si scorderanno la mia preferenza nella ‘’gabina elettorale’’. Sto parlando del Partito Democratico meritevole al pari della congrega del satrapo assatanato di una nutrita razione di bastonate ‘’morali’’. Non so se vi ricordate, nel recente passato, la miriade di manifesti a nome PD capeggianti sulle nostre teste, in qualsiasi citta’ o agglomerato urbano. Ne allego alcuni presi a caso...
una miscellanea di idiozie
Belli, colorati, espressivi, futuro, liberta’, sicurezza, sostenere i giovani nel mondo della ricerca scientifica ed universitaria, una massa di slogan putrescenti, una sintesi imperfetta di ‘’puttanate’’ vendute agli allocchi. Perché puttanate ? Basta leggersi il resoconto dei lavori svoltisi ieri presso il Senato della Repubblica. Nel 2007 il governo Prodi, tramite la fattiva collaborazione del premio nobel Rita Levi Montalcini e il senatore Ignazio Marino, aveva emesso una norma che stabiliva che il dieci per cento dei fondi nazionali destinati alla ricerca finissero nelle tasche dei giovani ricercatori con un metodo tutto anglosassone: ovvero che i progetti dei giovani scienziati sotto i 40 anni venissero valutati separatamente “tra pari”, non dalle commissioni ministeriali ma da un comitato formato per metà da ricercatori italiani e metà stranieri sempre sotto i 40 anni. Una lodevole e proficua iniziativa che ha permesso di assegnare oltre cento finanziamenti da mezzo milione di euro.
Bene in futuro questa idea, rivoluzionaria nell’ambito italiano, non ci sara’ piu’ e sapete perche’ ?
Perché nel decreto Semplificazioni c’è una norma che prevede l’abolizione del sistema. Secondo il ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo, l’ennesimo professorone della congrega Montiana, il meccanismo andava ripensato per le difficoltà di formare le commissioni, soprattutto con membri stranieri. Invece secondo Anna Ipata, ricercatrice alla Columbia University di New York e revisore lo scorso anno per i fondi del ministero della Salute afferma
“Nessuna difficoltà. Secondo me, e tutte le persone arrivate dall’estero come me con cui ho avuto occasione di parlare, era davvero l’occasione per migliorare l’assegnazione dei fondi, basandosi finalmente sui criteri come quelli usati anche qui negli Stati Uniti. Abbiamo lavorato giorno e notte. Tra l’altro, per risparmiare soldi, era stato deciso che da quest’anno la revisione sarebbe avvenuta direttamente in video conferenza dai paesi dove lavoriamo. Davvero non capisco come sia possibile che si faccia di nuovo un passo indietro”.
Cara Dottoressa Anna lo chieda alla Commissione Affari costituzionali al Senato. Il senatore Marino e la senatrice a vita Montalcini avevano presentato infatti un emendamento che abrogava l’articolo del decreto, facendo così rivivere la loro norma a salvaguardia dei giovani ricercatori. Ma in Commissione è intervenuto il ministro dell’Istruzione e dell’Università esprimente la contrarietà del governo. L’emendamento è così stato bocciato per 9 voti a 7. Paradossalmente contro l’emendamento ha votato il Pd (tranne Marilena Adamo e lo stesso Marino). A favore, da non crederci, la Lega, il Partito dell’Ammore e l’ Idv. Quindi i soliti baroni universitari, ai quali il PD suppongo abbia venduto l’anima, si sono rimpossessati di tale succosa prerogativa.
Grazie PD grazie di esistere !!!!