Se pensavate che mi fossi dimenticato della cara e vecchia Rho - Monza , beh vi siete illusi. Sono sempre di sentinella in attesa di novita' eclatanti. Ci eravamo lasciati lo scorso dicembre sulla delibera provinciale riguardante la necessita' di adottare soluzioni alternative all'attuale orrido progetto (che nonostante tutto a qualcuno di Paderno piace eccome in puro spirito masochistico )
A qualcuno la Rho-Monza piace
ma soprattutto sulla necessita' di reperire i fondi necessari a colmare il gap per sovvenzionare la richiesta univoca d'interramento.
Cosa è successo nel frattempo ?
- domani 27 gennaio il Vicepresidente del Consiglio provinciale, Ezio Casati, incontrerà a Roma lo staff del Viceministro alle Infrastrutture con delega alle Strade, Mario Ciaccia, per illustrare il progetto alternativo sostenuto dai comitati di cittadini, approvato dai Comuni interessati e ora scelto dall’amministrazione provinciale come preferibile rispetto all’attuale. Speriamo solo che questo Ciaccia sia migliore del vergognoso, inaffidabile e pataccaro padano Castelli;
- regalo di Natale dalla Corte Costituzionale che con sentenza n. 338 del 22 dicembre 2011 ha dichiarato costituzionalmente l’illegittimo l’articolo 16, comma 1, del D.Lgs. 30.12.1992 n. 504, il quale stabiliva che l’importo dell’indennità di espropriazione delle aree fabbricabili non potesse essere superiore al valore indicato dall’espropriato nell'ultima dichiarazione o denuncia presentata ai fini ICI. Con la stessa pronuncia è stato dichiarato incostituzionale anche l’articolo 37, comma 7, del D.P.R. 8.6.2001 n. 327 (T.U. espropriazioni) che riproduceva il testo dell’articolo 16 sopra citato. La Corte ha ritenuto che “la disciplina stabilita dall’articolo 16 non è, infatti, compatibile con il … nucleo minimo di tutela del diritto di proprietà, in quanto non contempla alcun meccanismo che, in caso di omessa dichiarazione/denuncia ICI (o in caso di denuncia di valori irrisori), consenta di porre un limite alla totale elisione di tale indennità, garantendo comunque un ragionevole rapporto tra il valore venale del suolo espropriato e l’ammontare dell’indennità”. Quindi se Serravalle pensava di impossessarsi dei terreni per la Rho-Monza a gratisse o per due lenticchie, ha sbagliato i suoi calcoli. Dovra’ corrispondere il congruo indennizzo: quindi Serravalle ciapa su e porta a ca' !!;
- intanto in Serravalle incombe la tempesta. Il relativo CdA non è ancora riuscito a deliberare sulle deleghe dopo il cambio del relativo assetto societario. Mancano i soldi per le grandi opere – vedasi Tem e Pedemontana – la Provincia è con l’acqua alla gola per mancanza di finanziamenti e quindi si naviga a vista. Far entrare i privati significa cambiare l’attuale assetto (ma soprattutto cambiare poltrone ed equilibri). Quindi si bloccano tutti i progetti in capo a Serravalle, inclusa la Rho-Monza ?;
- nel frattempo l’inquinamento nella nostra Provincia aumenta, crescono i livelli di PM10, cade la neve chimica e i nostri amministratori che fanno ? Invece di investire sulla rotaia, sulle metrotranvie o filo tramvie, pensano ancora di far circolare gli autobus. Chissenefrega se sono Euro5, Euro6 o Euro100. Sempre di traffico veicolare si tratta.
Questa classe politica non cambia e non vuole cambiare. Sono i fautori del trasporto su gomma a tutti i costi. Sono drogati di benzene, vogliono per forza percorerre trenta metri in Ferrari piuttosto che andare a piedi a comprarsi il giornale. Infatti a Milano chi non è favorevole alla nuova area C ? Indovina indovinello ....???? Ma è lui è sempre luuuiiiiiii...
Ancora tu ? Ma non dovevamo vederci piu' ?
I dinosauri si sono estinti. Facciamo sì che i pataccari della Padania, i fautori del partito dell'ammore, coloro che ''hanno finalmente una banca'', i generi di Caltagirone, i transfughi riciclati da altri schieramenti, entrino a far parte perennemente del Mesozoico della politica italiana. Basta tutti fuori dalle balle !!!!
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